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Ferdinando Ughelli, Italia sacra, immagine tratta da Google libri

Stabienses seu Castri Maris EPISCOPI

Estremamente compiaciuti, accogliamo l’inedito lavoro della prof.ssa Amalia Vanacore, stabiese, esperta di lingue classiche che quest’oggi ci onora della sua apprezzabilissima collaborazione. Nello specifico la prof.ssa Vanacore ha tradotto con estrema accuratezza, e senza non poche difficoltà, la sezione I vescovi stabiesi ovvero di Castellammare contenuta nel volume VI dell’Italia sacra, opera magna dell’Ughelli (pubblicata dal 1642 al 1662). Un lavoro difficile e di fondamentale importanza che ci pregiamo di sottoporre all’attenzione di storici, studiosi e ricercatori, ma anche ai tantissimi appassionati di storia locale.
Con l’augurio che possa essere la prima di una lunga serie di collaborazioni, la Redazione tutta di L.R. dà il benvenuto e ringrazia la prof.ssa Vanacore per il preziosissimo contributo.

Maurizio Cuomo


STABIENSES seu Castri Maris EPISCOPI

a cura della Prof.ssa Amalia Vanacore

Ferdinando Ughelli, Italia sacra, immagine tratta da Google libri

Ferdinando Ughelli, Italia sacra, Roma 1659, immagine tratta da Google libri

INTRODUZIONE

Breve nota biografica su Ughelli

Ferdinando Ughelli (1595-1670), monaco cistercense, abate e storico, nato a Firenze da una famiglia abbiente, entrò molto giovane nel 1610 nel monastero dell’Ordine dei Cistercensi di Cestello in Borgo Pinti a Firenze; studiò, poi, in alcune abbazie benedettine a Milano, a Ferrara e di nuovo a Firenze. Continua a leggere

Pacichelli, Castellammare 1701, collezione Gaetano Fontana

L’antefatto della storia intrigante di una famiglia: Gli antenati

di Raffaele Scala

Quando, come e con chi iniziare una storia di famiglia? Se uno nasce Re o Principe il problema non se lo pone perché nella Sala dei Ricordi vi è un albero genealogico che ti consente in qualsiasi momento di ricostruire le vicende del tuo casato, di sapere chi è stato il capostipite e di risalire all’inizio del tempo che fu, leggendo tranquillamente i nomi di quanti ti hanno preceduto, nonni, bisnonni, avi, conoscendo di ognuno le diverse date di nascita e di morte, ruoli e funzioni rivestite da ciascuno. Alcuni hanno la possibilità di scorrere i decenni ed i secoli, fino a toccare, non so, il tempo di Carlo Magno, altri, più blasonati, oppure maggiormente fortunati, riescono a giungere fino a Giulio Cesare, infine troviamo quelli che hanno il sangue più blu, dipinto di blu degli altri. A loro è concesso di viaggiare veloci i millenni fino ad arrivare ai capostipiti per antonomasia, i biblici Adamo ed Eva, al principio della vita. Ma se uno è un comune mortale allora le cose sono leggermente più complicate e nella migliore delle ipotesi ci si può affidare, e non sempre, soltanto all’archivio comunale, quando e se funziona, oppure, ma devi essere un tipo favorito dalla sorte, ai registri delle parrocchie, quelle più antiche e ben conservate.

Veduta di Castellammare di Stabia (tratta da: G.B. Pacichelli, il Regno di Napoli in prospettiva, 1703)

Veduta di Castellammare di Stabia (tratta da: G.B. Pacichelli, il Regno di Napoli in prospettiva, 1703)

A noi, povera gente, figli del popolo minuto, non è dato avere un albero genealogico illustre, composto d’uomini e donne nelle cui vene scorre il sangue nobile di conti e marchesi, di principi o re. Chi ci ha preceduto di mestiere faceva il cocchiere, il calzolaio, il bracciante, il pescatore, l’operaio, il muratore, il vetturino, il marinaio e perfino un lontano bottegaio nella Castellammare borbonica, con Stefano Palmigiano (1786 – 1846), marito di Maria Esposito e genitori di Annunziata Palmigiano (1829 – 1889), a sua volta moglie di Raffaele Ruocco (1820 – 1888), dai quali discende nonna Giovanna Scala (1906 – 1975). Non ci siamo fatti mancare diverse operaie filatrici, come abbiamo avuto modo di scoprire nel corso della nostra ricerca sulle undici generazioni che ci hanno preceduto, dalla fine del 1600 ad oggi.

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Biscotti al vino rosso

Ricetta del sig. Catello Di Vuolo

La ricetta di questi biscotti semplici e gustosi, le cui origini sono sicuramente molto antiche, ci viene segnalata dal sig. Catello, il quale tiene a sottolineare che nonostante siano trascorsi più di cinquant’anni da quando ha assaggiato questi biscotti, ricorda il loro sapore ancora con assoluto piacere. I biscotti venivano preparati dalla sua cara mamma, anch’ella stabiese doc, che con paziente saper fare, trovava tempo e modo per deliziare i propri famigliari con semplici, ma saporite pietanze come questa (erano anni di difficoltà economica e di privazioni e la conoscenza di ricette spicciole ed economiche, era una vera e propria manna dal cielo). Oggi, che questa ricetta potrebbe sembrare superata (perché surclassata dall’eccessivo consumismo e dal benessere in cui viviamo giornalmente), ci sembra più che doveroso salvaguardarla (per non perderne memoria) e di riproporla a beneficio delle nuove generazioni. Continua a leggere

Particolare, Kirken i Pozzano, 11-12-1820, 210 x 277 mm

Il ghiaccio e la legna volante di Castellammare

Il ghiaccio e la legna volante di Castellammare

di Giuseppe Zingone

In un disegno del 1820 che ritrae la Basilica di Pozzano, del pittore norvegese Johan Christian Dahl,1 alcuni tratti a matita hanno catturato la mia curiosità. Il disegno a dire il vero andava meglio contrastato sia per far emergere i colori acquerellati sia per definire i tratti a matita che ne risultavano inevitabilmente sbiaditi.

Qui si può intravedere come fosse inizialmente lo schizzo, così come prelevato dal sito del Nasjonalmuseet for kunst, arkitektur og design di Oslo.

Kirken i Pozzan,kystparti ved Pozzano, Johan Christian Dahl, 11-12-1820

Kirken i Pozzan, kystparti ved Pozzano, Johan Christian Dahl, 11-12-1820, 21 x 27 cm

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  1. In Liberoricercatore, Johan Christian Dahl e Castellammare.

Il bombardamento navale di Castellammare di Stabia

Caro Maurizio, credo che questo estratto da un libro edito dalla M.M. possa essere utile al nostro portale per chiarire alcuni aspetti del bombardamento del cantiere navale di Castellammare.

Buona giornata. Antonio Cimmino

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copertina

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