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Buon Compleanno a Maurizio Cuomo

Quando si vuole bene a qualcuno, il giorno ideale per ricordargli quanto egli possa essere importante per noi è proprio il giorno del suo compleanno. Oggi il nostro Direttore compie 50 anni, quale occasione migliore di questa per lasciargli un messaggio di stima ed affetto. Pensiamo che tutta la città debba tributargli stima infinita per aver fondato e poi condotto in oltre 20 anni di storia, il sito di Libero Ricercatore ai massimi livelli divulgativi.

https://youtu.be/X1kKpgFAC-g

Citata da testate nazionali e addirittura da Wikipedia la sua creatura è presa ad esempio, stimolo e fonte energetica, da tutti i moderni portali, che ahimè. tentano,  di trattare gli stessi temi.  Con un piccolo filmato che riporta immagini vecchie e nuove della nostra amicizia, speriamo di rendergli speciale questo giorno particolare, un tesoro affettivo che ciascuno di noi porterà dentro di sé per sempre. Tanta strada abbiamo percorso insieme e tanta ne faremo ancora, perseguendo le passioni comuni: – le tradizioni e la cultura della nostra terra -. Buon Compleanno Direttore da tutti gli amici di Libero Ricercatore. Per Aspera ad Astra!

Il Circolo dell’Angelo Custode a Scanzano

Il Circolo dell’Angelo Custode a Scanzano

di Giuseppe Zingone

Società della Gioventù Cattolica Italiano, Scanzano 1896

È del Gennaio del 1896 la notizia della nascita e costituzione di un circolo della Società della Gioventù Cattolica Italiana, a Scanzano, sotto il titolo del Santo Angelo Custode. La società della Gioventù cattolica italiana nasce a Bologna nel settembre del 1867, allorché due giovani universitari, Mario Fani e Giovanni Acquaderni, mettono a punto il programma approvato da Pio IX, il 2 maggio 1868 di quella che diverrà successivamente (1905) l’Azione Cattolica. Continua a leggere

Ricordi giovanili di uno stabiese

Gli anni ’30 a Castellammare
( nei ricordi dello stabiese Gigi Nocera )

Breve premessa dell’autore:

Caro Maurizio, in questi giorni si celebra la Festa della Liberazione. Nel raccogliere i ricordi relativi ai primi 6 – 7 anni del mio “esilio” in Patria sono compresi anche quei giorni felici della fine della guerra e del riscatto nazionale. Se ritieni che questi ricordi possano interessare i lettori di Libero ricercatore puoi pubblicarli. In allegato ho aggiunto la copia dell’attestato che il Comando Alleato consegnò a tutti i partigiani che avevano partecipato alla guerra di Liberazione. Un abbraccio, Gigi.
gigi nocera

gigi nocera

Prendendo spunto della biografia del marinaio Mario Cascone (mio coetaneo. Lui è nato il 22 io il 18 febbraio del 1923) pubblicata dal Libero Ricercatore nei mesi scorsi mi sono detto: poiché anche io ho vissuto intensamente e non banalmente quel periodo che va dal 1937/1938 al 1945/1946, con in mezzo la seconda grande guerra, perché non lasciare traccia delle mie a volte ridicole e a volte anche tragiche avventure? Se il buon Maurizio avrà la bontà di pubblicare questo scritto, molti giovani di adesso si faranno una idea di come hanno vissuto coloro che allora erano giovani, come lo sono loro adesso.

Sono nato a Castellammare il giorno citato più sopra, in un appartamento che s’affacciava sulla Piazza dell’Orologio e le prime cose che hanno visto i miei occhi sono stati la torre dell’orologio, il mare ed il Vesuvio; vi pare poco?
Questa piazza è stata la palestra dove mi sono allenato per diventare uomo. Vi ho trascorso la fanciullezza e la prima giovinezza. Poi il destino mi ha portato molto lontano da quel luogo, che è rimasto sempre nel mio cuore, e nei miei occhi sono rimasti ancora quella torre, quel mare, quel Vesuvio. Dopo aver fatto le scuole medie Bonito, l’ultimo anno che sono rimasto a Castellammare ho frequentato la Scuola allievi operaio i cui corsi si tenevano presso il Regio Cantiere Navale: al mattino si studiava in aula e al pomeriggio si faceva pratica in cantiere per imparare un mestiere. Non ricordo se fu mio padre o io a scegliere di fare il saldatore elettrico.
Questa scelta fu la mia fortuna, perché (il come lo scopriremo in seguito) mi evitò di finire in campo di concentramento tedesco, o addirittura in un Lager nazista e magari finire col mangiare l’insalata dalla parte delle radici… Continua a leggere

18 marzo 1944, l’ultima grande eruzione

L’Ultima Grande Eruzione

Nel pomeriggio di sabato 18 marzo 1944 il Vesuvio eruttò per l’ultima volta. Lava, ceneri, e vapori, investirono violentemente comuni, come Nocera, Pagani, Pompei, Terzigno e il nostro, causando terrore e distruzione. I rovesci piroclastici provocarono oltre 12mila sfollati e 47 morti, all’infuori di danni economici a strutture e colture di immenso valore. La città di Napoli venne risparmiata anche grazie al benigno favore dei venti che spiravano verso Sud/Est. ‘O Gigante, così veniva chiamato al tempo il vulcano napoletano, risvegliandosi improvvisamente mise a dura prova l’animo dei campani del Sud/Est già tanto stremato dalle vessazione della Seconda Guerra.

Uno dei golfi più belli al mondo fu oscurato dalla nube piroclastica. Dopo le eruzioni del 1906 grande e drammatica 1 e del 1929, il Vesuvio aveva ripreso la sua attività con fuoriuscita di magma e vapori, tuttavia la maggior violenza eruttiva si ebbe il 18 marzo del ’44, 78 anni fa, le impetuose colate laviche distrussero interamente le cittadine di San Sebastiano e Massa di Somma, dopo quel pomeriggio il Vesuvio si calmò speriamo per sempre. Per la cronaca ricordiamo che l’eruzione distrusse anche la funicolare del Vesuvio, celebrata dalla famosa canzone del 1880 “ Funiculì funculà ” del nostro illustre e indimenticato concittadino Luigi Denza con versi di Giuseppe Turco.

  1. Ricordiamo il cosiddetto miracolo di San Catello a cui in Cattedrale è ispirato un quadro di Francesco Filosa