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Don Backy ha vissuto qui

Don Backy ha vissuto qui

di Corrado Di Martino – 30 maggio 2021

Come saprete ormai, il sito di Libero Ricercatore da 20 anni è alla “ricerca” di curiosità, informazioni e documenti storici sulla nostra città e sul comprensorio. Ebbene era da tempo che avevamo intenzione di raggiungere almeno via posta elettronica uno dei cantautori (io direi artista a tutto tondo)* fra i più famosi in Italia, Don Backy.

Sì, il grande Don Backy ha vissuto con la sua famiglia a Castellammare di Stabia, qui ha studiato come molti di noi alla Basilio Cecchi, prima ancora delle Medie alla Stabiae e delle Magistrali fra Torre e Napoli.

Don Backy, all’anagrafe Aldo Caponi, nasce a Santa Croce sull’Arno, 21 agosto 1939, trascorre parte della sua infanzia in Campania dove il padre risiedeva per questioni di lavoro. Dal 1947 al 1954, ha vissuto a Castellammare di Stabia.

Ci ha testualmente detto che ricorda con grande nostalgia quel periodo della sua vita, quando trascorreva le ore libere quelle dedicate al gioco, dalle parti di via Dantedietro alla Corsa – come lui stesso dice. Addirittura, nel 1966 quando è ritornato a Castellammare di Stabia, ha ritrovato in Traversa Fondo San Catello, sui muri del Palazzo dei Mutilati, segni tangibili della sua presenza (n.d.a. qualche graffito oggi scomparso).

Ci racconta inoltre, di aver vissuto a via Marconi civico 44, a destra della fabbrica Cascone, i migliori anni della sua pubertà, ricordando quei giorni con una bella canzone di successo:             – Via Marconi 44 (1973) – .

(6) Don Backy – Via Marconi, 44 – YouTube

Il lunedì mi veniva a svegliare col passo già stanco,

la mia testa spariva furtiva sotto il lenzuolo bianco,

sul mio volto restava il ricordo di domenica ormai spenta,

la realtà era amara e iniziava in maniera assai lenta,

dalla radio arrivava la sigla di una cosa sportiva

e l’idea della scuola davvero, non mi divertiva…

Non da meno, gli destano bei ricordi le vacanze trascorse sul lungomare sui lidi balneari del tempo: Lido Moderno, La Limpida, Bagno Elena.

Alla fine della conversazione Don si congeda ricordando ancora con gran pena di non essere riuscito mai a tenere un concerto a Castellammare di Stabia. Chissà se si riesce a trovare spazio nel Cartellone Estivo, magari conferendogli anche la cittadinanza onoraria.

Parco Imperiale

Quartiere “PARCO IMPERIALE” anni ’80

Quartiere “PARCO IMPERIALE” anni ’80

( nei ricordi del sig. Vincenzo Cesarano )

Tra il 1960 e il 1970, in una zona collinare tra C/MMARE DI STABIA e GRAGNANO, ci fu un notevole sviluppo edilizio. Una delle prime costruzioni fu un PARCO, opera del costruttore Imperiale da cui il nome a tutto il circondariale.

Parco Imperiale

Parco Imperiale

Formato da cinque edifici separati e situato alla fine della salita, oggi Via Dante Alighieri, adiacente al Ponte ferroviario (percorrendo l’inizio di Via Madonna delle Grazie da Via Cosenza).
Le strade di oggi: via Dante Alighieri, via G. Leopardi, via R. Viviani, via U. Foscolo, che tracciano questo territorio, prima del 1988/89 erano raggruppate nell’unica Via Madonna delle Grazie.

Parco Imperiale

Parco Imperiale

Inizialmente il fiorente popolamento della zona portò all’apertura (anni ’60) di una fermata ferroviaria “la stazione Madonna delle Grazie” (oggi purtroppo soppressa) sul percorso Napoli-Torre Ann.-C/mmare di Stabia-Gragnano, poi una fermata autobus e altri servizi (oggi anche una Farmacia).

EX FERMATA stazione ferroviaria

EX FERMATA stazione ferroviaria

Tutto il “Parco Imperiale” era come un grande CIRCUITO che rappresentava il nostro piccolo mondo. Anche la scuola ne faceva parte. Infatti, la” IV scuola media statale di Gragnano “oggi ISTITUTO SCOLASTICO “G. SIANI”, era la NOSTRA SCUOLA MEDIA. Caratterizzata dal fatto che le aule erano ubicate nei locali (adibiti anche a negozi) sui marciapiedi dei palazzi sopraelencati. Queste erano molto piccole, infatti la porta d’ingresso era lasciata spesse volte aperta o socchiusa per far circolare aria. Addirittura era possibile salutare, dal proprio banco, la propria mamma che andava a fare la spesa o qualche altro conoscente per strada. Continua a leggere

I personaggi stabiesi prendono vita

I personaggi stabiesi prendono vita

di Corrado Di Martino e Giuseppe Zingone

San Catello, patrono della Città di Castellammare di Stabia (da una foto di Enzo Cesarano)

Da un’idea di Carlo Vingiani

Oggi la tecnologia fa “miracoli”.  Noi di Libero ricercatore, allora, attingiamo a piene mani per promuovere ancora di più la cultura cittadina.
Da qualche settimana il sito MyHeritage.it, mette a disposizione dei suoi utenti una nuova funzionalità, nota come “Deep Nostalgia” la quale ci permette di dare vita (in poche decine di secondi) a vecchie immagini, di persone che oramai ci hanno lasciato, o che non abbiamo mai incontrato nella nostra vita. E allora, con la costante finalità che abbiamo sempre perseguito, cioè valorizzare il patrimonio storico della Città di Castellammare, abbiamo utilizzato i servizi di MyHeritage.

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Nave Vespucci, 90 anni oggi!

Nave Vespucci, 90 anni oggi! di Corrado Di Martino

Questo è il titolo del documentario interamente dedicato alla nave più bella del mondo.

Libero Ricercatore, da oltre 20 anni promuove la storia della nostra città. Spesso con l’ANMI Gr. MOVM L. Longobardi, sono stati trattati temi inerenti le attività del mare. Era praticamente scritto, quindi, che quest’anno, in occasione del 90° anniversario dal varo della Nave Scuola Amerigo Vespucci, Libero Ricercatore ed ANMI, realizzassero un lavoro che potesse essere di interesse generale, in special modo delle nuove generazioni.

Il progetto

Da un’idea di Ivan Guida, Antonio Cimmino e Corrado Di Martino, nasce il progetto: – Nave Vespucci, 90 anni oggi! – ll concetto di base era quello di coinvolgere in primis storici e tecnici, realmente in grado di fornire informazioni sul Cantiere Navale, sulla storia dell’Amerigo Vespucci, sulla cultura del mare e non solo.

Nave Vespucci, 90 anni oggi! – YouTube

Un progetto ambizioso al quale hanno preso parte oltreché Libero Ricercatore e gli storici dell’ANMI; le maestranze della Fincantieri di Castellammare di Stabia;  i docenti e gli studenti dell’Istituto nautico “Nino Bixio”, di Piano di Sorrento; l’Istituto Comprensivo Francesco Di Capua, e appassionati del mare.

Nel video documentario a firma di Corrado Di Martino, la genesi del progetto della nave-scuola per la formazione degli allievi dell’Accademia Navale di Livorno.

Contenuto

Attraversando  la storia della fabbrica delle navi a partire dal XVI sec., dai piccoli cantieri sulla costa stabiese, si arriva alla data del 1783, quando Ferdinando IV di Borbone scelse Stabia come cantiere navale militare e oltre, fino al Monarca, a Garibaldi, al Colombo, all’Amerigo Vespucci. Si svelano nel documentario le caratteristiche tecniche della nave, poco note ai più, ed alcune chicche inedite. Gli allievi dell’Istituto Tecnico Nautico “Nino Bixio” di Piano di Sorrento ci narrano cosa accadde al Vespucci dopo l’8 settembre, attraverso il diario di un giovane allievo imbarcato al tempo sulla nave scuola, l’allievo Giorgio Migone.

Dopodiché, operai, marinai, studenti lanciano il loro augurio alla nave più bella del mondo.

Intervista a Gae Maria Palumbo

Intervista al musicista stabiese Gae Maria Palumbo

di Corrado Di Martino

Intervista a Gae Maria Palumbo

Intervista a Gae Maria Palumbo

Intervista al musicista stabiese Gae Maria Palumbo, compositore della colonna sonora del promo Procida Capitale italiana della Cultura 2022.

Visualizza il video

#procidacapitale #procida2022 #gaemariapalumbo #capitaleitalianadellacultura Continua a leggere