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Piazza Orologio cartolina di Giuseppe Zingone

Tiempe belle ‘e ‘na vota

Tiempe belle ‘e ‘na vota

di Frank Avallone

In autunno, ci svegliavamo al suono della sirena del cantiere navale, con il rumore degli zoccoli dei cavalli sui “vasoli”, le voci dei masti r’‘o cantiere che andavano a lavorare, dai venditori di castagne lesse tra cui ‘a naso ‘e cane, di Mariagira r’‘a zuffritta, r’‘a fruttaiola che decantava la dolcezza dell’uva o delle noci fresche, da Carluccio e la sua caratteristica voce: “’E ricuttelle fresche, ‘e ricuttelle; signo’ acalate ‘o panare!!” Dai fischi e pernacchi indirizzati a lui che era il protagonista numero uno… l’attore principale del nostro teatrino rionale.
Ci svegliavamo anche all’odore dei meloni di Natale, appesi al soffitto, che incominciavano a maturare, all’odore delle castagne lesse, della soffritta o delle sfogliatelle o briosce, appena sfornate, da Don Vicienzo Guida, ‘o speziale ‘e miez’‘a Funtana, anche dall’odore dolce della salsedine, nell’umidità della mattinata autunnale.
Prima cosa da fare: controllare, prima dei nostri fratelli e sorelle, i mazzetti di sorbe, appese, fuori al balcone; che gioia quando ne trovavo qualcuna matura o quasi, subito ne facevo bottino!! Intanto, dal piano terra, saliva, alle mie narici, l’odore del caffè, fatto, naturalmente, con la caffettiera napoletana. Scendevo e mia madre diceva: “He sentute l’addore r’‘o café? Vieni siediti che ti scaldo un po’ di latte” e continuando a voce alta, diceva: “Ho comprato pure le briosce, cavere, cavere!!” Allora, dal piano superiore, si sentivano rumori di piedi, che si muovevano in fretta e furia; dopo qualche minuto eravamo tutti intorno al grosso tavolo di legno, seduti, ad aspettare il caffellatte e le briosce calde. Eravamo in cinque: Ginetta, Rocco, Rita, Attilia ed io. Qui cominciava il teatrino mattutino: “Mammà, Attilia mi ha dato un calcio! Mammà nun è overo! Pecché Franco si è seduto al posto di Papà? ‘A briosce soia è cchiù grossa r’‘a mia. Continuava così, fino a quando mia madre si armava di un mestolo di legno e ci guardava, con piglio che non prometteva niente di buono; per cui ci calmavamo e finivamo la colazione tranquillamente. Poco dopo veniva a chiamarmi il caro amico, Antonio Giglio e ce ne andavamo a scuola ‘ncopp’‘e Scole Medie. Passavamo per il rione Piazza, via Santa Caterina, giravamo a sinistra verso piazza Orologio, ma prima di spuntare in piazza, sulla destra c’era una rivendita di frutta e verdure (‘o puoste), qui trovavamo Tito, il figlio del proprietario, nostro caro compagno delle elementari, colui che Angelo Del Gaudio definisce un omone, lo salutavamo affettuosamente, forse consapevoli che solo grazie alla sua bontà, non ci aveva fatto un paliatone, ogni qualvolta gli facevamo qualche scherzetto. Tito aveva incominciato le elementari, credo all’età di nove anni, questo per colpa del periodo bellico. Spero che Tito oggi stia bene e che abbia avuto una vita felice: certamente se la meritava!!
Passando per questi vicoli, si sentivano: voci di venditori, passanti che facevano compere, signore che calavano ‘e panare dai balconi e compravano frutta, verdura, mozzarella fresca e ricuttelle. Si sentiva l’odore di pane, appena sfornato, l’odore del baccalà tenuto a mollo in vasche piene di acqua.
A piazza Orologio vi erano, quasi sempre, tre o quattro carrozzelle, appeso al collo dei cavalli, vi era un sacchetto pieno di biada o di carrube (‘e sciuscelle), al lato destro, all’altezza della torre, c’era un venditore di questi frutti, per cui ci fermavamo a comprarne un po’ per noi. Io le mangiavo con gusto e ricordo che erano dolci, saporite e certamente salubri.

Tiempe belle 'e 'na vota - Piazza Orologio cartolina di Giuseppe Zingone

Tiempe belle ‘e ‘na vota – Piazza Orologio cartolina di Giuseppe Zingone

A volte ci trovavamo sul molo, di fronte piazza “Orologio”, quando arrivava una paranza, che trasportava le sciuscelle, durante le operazioni di scarico delle grosse sacche, prestavamo molta attenzione, perché se ne cadeva qualcuna sul molo diventava di nostra proprietà. Continua a leggere

Festa dell’Assunta 2018

Festa dell’Assunta 2018

19 agosto 2018 – Corrado Di Martino

Statua SS. Assunta sul gozzo San Catello

Quest’anno, a causa delle avverse condizioni meteo, la rituale processione via mare della Santissima Assunta in Cielo, si è svolta domenica mattina 19 agosto. La statua è stata imbarcata, sul San Catello un gozzo di colore azzurro guidato dal Signor Criscuolo.

Il gruppo organizzatore anche quest’anno ha curato la cerimonia in ogni suo particolare: Romolo Gallo; Enzo Cannavale; tutta la famiglia Criscuolo, Raffaele De Rosa, Franco Tuffu, Nando Cirillo, il parroco don Aniello Dello Ioio, con la passione di sempre hanno toccato simbolicamente tutti quei punti legati al mare: – Dal porto turistico fra i più grandi d’Europa, al cantiere navale, alla Marina di Porto Salvo, ai porticcioli turistici in ambito demaniale. Dopo l’approdo sull’arenile, il corteo si è diretto verso la Con-cattedrale… Dopo qualche ora, Il simulacro di Maria Santissima Assunta in Cielo, ha ripreso il cammino verso la Cappella di San Francesco Saverio al Rione Spiaggia (in origine Cappela Serotina, voluta da Mons. Francesco Saverio Petagna). In un breve reportage, restituiamo le immagini rubate durante l’intera cerimonia, mattina e sera.

il Musicarello a Faito

Il Musicarello a Faito

14 agosto 2018 – Corrado Di Martino

Panorama da Faito – Foto Corrado Di Martino

Gli stabiesi, e non solo, hanno riscoperto il loro amore per Monte Faito. In questo torrido mese di Agosto, vogliamo fornirvi qualche curiosità di costume, sulla montagna più alta dei Monti Lattari (oltre 1440 m.)

Video proposto

Il Faito, è stato oltre che apprezzato luogo ameno di villeggiatura, anche sede di importanti manifestazioni sportive e culturali, e non ultimo, è stato location per i importanti film, dal punto di vista storico cinematografico, degli anni ’50 e ’60; i cosiddetti musicarelli. In un breve video ve ne diamo nota, ovviamente, consapevoli di non aver detto tutto, o di aver trattato in totale completezza gli argomenti scelti; ma convinti di aver soddisfatto qualche piccola curiosità, vi invitiamo  a guardare il breve video dal titolo: Il Musicarello a Faito..

Leggere anche: https://www.liberoricercatore.it/faito-e-lazzarella/

Castellammare sede del 68° Raduno Nazionale Ferrovieri del Genio

Castellammare – Il 68° Raduno Ferrovieri del Genio

di Corrado Di Martino

Stemma Ferrovieri del Genio

Il 24 giugno 2018, si è celebrato a Castellammare di Stabia il 68° Raduno Nazionale dei Ferrovieri del Genio.

Si ricorda che il primo impiego di trasporti a scopo militare, in Italia risale al 1859, quando alcuni reparti del Genio Pontieri, furono addestrati all’esercizio della Ferrovia per il trasporto di reparti, attrezzature e merci militari. La 6° compagnia del Reggimento Genio, il 20 ottobre del 1860 ottenne la prima decorazione: una Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Successivamente a luglio del 1895 fu costituita il Battaglione Ferrovieri al comando del Maggiore Giuseppe Fassini; nell’ottobre 1910 acquisì il titolo definitivo di Reggimento Genio Ferrovieri. Oggi l’Unità militare, si occupa della formazione del proprio personale ed esegue la manutenzione ordinaria e straordinaria dei raccordi ferroviari militari. Provvede inoltre al montaggio di piani caricatori militari scomponibili per incrementare le capacità di carico e scarico delle stazioni ferroviarie, costruisce ponti metallici stradali e ferroviari e invia in rinforzo alle Ferrovie Volontari capistazione, macchinisti, deviatori-manovratori ed operai all’armamento. Il reggimento è alimentato da volontari. Ovviamente un reparto militare con tanta storia non poteva non avere un’associazione di corpo: L’Associazione Nazionale Ferrovieri del Genio, ha lo scopo di: Organizzare il Raduno Nazionale dei Soci celebrando i fasti del Reggimento Genio Ferrovieri. Rievocare e mantenere vivo il ricordo del Reggimento Genio Ferrovieri; Realizzare la più ampia e fraterna assistenza possibile nei riguardi dei Soci. Indire annualmente Raduni d’Area, di Circolare, e gite turistico culturali dei Soci.

Mostra fotografica – Faito, un sogno tra Storia, Natura e Cultura

Mostra fotografica – Faito, un sogno tra Storia, Natura e Cultura

Libero Ricercatore, in sinergia con E.A.V. (Ente Autonomo Volturno), espone una mostra fotografica, dal titolo: – Faito, un sogno tra Storia, Natura e Cultura. –

L’esposizione si terrà per l’intera stagione estiva, nella stazione base della Funivia per il Monte Faito. In essa, ritroviamo dei quadri che riassumono alcune caratteristiche peculiari della montagna più alta fra i Monti Lattari, un diario storico-ecologico. La Storia, con protagonisti e vicende; la Natura, ricca e rigogliosa nonostante l’uomo; la Cultura, con miti, miracoli, meraviglie e prodigi.