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romeo menti

Romeo Menti, il cannoniere silenzioso

a cura di Corrado Di Martino

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Romeo Menti in giallo-blu

Poco dopo le 17,00 del 4 maggio di 70 anni fa, si consumava la più grande tragedia del nostro calcio, di ritorno da Lisbona l’aereo che riportava a Torino la squadra granata, si schiantò rovinosamente contro la collina di Superga.

Nel tragico impatto persero la vita equipaggio e passeggeri, 31 persone in tutto. La squadra del grande Torino, i dirigenti, gli accompagnatori e tre giornalisti perirono nella sciagura. Era la squadra dei record, era il grande Torino, aveva vinto cinque scudetti consecutivi a partire dal 1942 al 48-49. L’ultimo gol di quella squadra eccezionale, lo segnò un atleta molto vicino alla nostra cultura sportiva: Romeo Menti, il cannoniere silenzioso, segnò proprio su rigore al Benfica l’ultimo gol della sua carriera, l’ultima rete in granata. Noto anche come Menti III, per distinguerlo dai fratelli più grandi; era schivo, riservato, ma sul campo era un grande attaccante, imprimeva al pallone effetti innaturali, che intimorivano tutti i portieri del tempo. L’incontro con la nostra città e, con l’A.C. Stabia, fu come quelle storie d’amore, che pur brevi restano impresse in maniera indelebile nel cuore e nel tempo. Continua a leggere

Piero Girace e i suoi scritti

Piero Girace e i suoi scritti

di Mario Nittasa Nasuto

Il pittore Vincenzo D’Angelo e Piero Girace

Troppi han preso in “prestito” senza citare questa biografia su Piero Girace, di Mario Nittasa Nasuto; un brano inserito nell’antologia storica di Michele Palumbo, Stabiae e Castellammare di Stabia, Aldo Fiory 1972. Nella speranza di dare il giusto merito al vero autore e soprattutto che d’oggi in poi possa essere citato, Liberoricercatore, lascia qui il suo scritto a futura memoria.

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‘O FATTO ‘E MIEZU CULILLO

‘O FATTO ‘E MIEZU CULILLO

a cura di Giuseppe Zingone

Tra i racconti, “i cunti” di un tempo, certamente stabiese (in senso dialettale), ricordiamo ‘O fatto ‘e miezu Culillo, e su segnalazione del nostro Enzo Cesarano, da sempre appassionato di tradizione popolare, abbiamo pensato che non potesse mancare nelle nostre pagine sulla storia di Castellammare di Stabia.

Il maestro Roberto De Simone, da sempre impegnato nel recupero delle tradizioni napoletane e campane, inserì il racconto ‘O fatto e miezu Culillo, nell’opera che personalmente curò dal titolo: Fiabe campane. I novantanove racconti delle dieci notti, per i tipi di Einaudi, nel 1994, opera in due volumi.

Immagine tratta dall’opera, per gentile concessione di Vincenzo Cesarano

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La donna inventata

La donna inventata

a cura di Giuseppe Zingone

Questo surreale scritto di Piero Girace, è stato pubblicato sul quotidiano La Stampa sera, il 21-22 luglio 1951. Lo riproponiamo al lettore, per il piacere di leggere una penna brillante come quella del nostro giornalista d’eccezione.

Giorgio De Chirico, Conversazione tra le rovine, 1927, Chester Dale Collection

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Omaggio a Gigi

Omaggio a Gigi

di Giuseppe Zingone

16 marzo 2008 Gigi Nocera

Quando Gigi Nocera entrò in contatto con Liberoricercatore, chiesi a mio cugino Maurizio, la possibilità di comunicare con questo fulgido anziano, in modo più intenso.
Volevo porgli tante domande, avevo tante curiosità di cui parlargli, mi interessava la sua infanzia, il suo incontro con Raffaele Viviani, come e perché si fosse trasferito a Torino.
Fui subito accontentato, dapprima iniziammo a scriverci via mail e Gigi mi raccontò la sua vita e pian piano, volle conoscere la mia. Continua a leggere