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13 agosto 1893 Consacrazione Cattedrale

13 agosto 1893 Consacrazione Cattedrale

13-08-2021 Corrado Di Martino

Tra gli inestimabili danni provocati dal terremoto del 1456 nell’intera provincia napoletana agli edifici antichi e alle opere d’arte, è da annoverarsi anche la Cattedrale di Stabia. Fu così che il Duomo, seriamente danneggiata dal sismo, fu ricostruito dalle fondamenta. Nel 1581, il Vescovo mons. Ludovico Maiorano di Gravina, tramite la vendita dell’antica Cattedrale nei pressi del castello, costituì parte del capitale per la ricostruzione della nuova chiesa. Alcuni documenti dimostrano che nel 1587 a febbraio fu eletta una Commissione per la rifacimento del Duomo. La prima pietra fu posata dal Vescovo di Stabia il 22 novembre del 1587. Solo nell’anno 1643 la Cattedrale fu terminata, ne è testimonianza il fatto che venissero concesse delle cappella gentilizie a chi ne avesse la possibilità.

Il Duomo venne rifatto sullo stesso luogo del precedente; 25 anni dopo fu insediato un nuovo organo, appena a destra dell’altare maggiore. Nel 1713 fu eretto il nuovo atrio, rifatto ex novo nel 1774 poiché il precedente era malfermo. Nello stesso anno l’Amministrazione Comunale stabilì la riedificazione del campanile, purtroppo il Vescovo si dichiarò contrario poiché la costruzione della torre campanaria richiedeva la concessione di 10 palmi di terreno di proprietà della Curia. Fu Re Ferdinando IV di Borbone che nel 1782 con un suo intervento  sollecitò la città, che cedette il suolo comunale per la ricostruzione, il costo dell’operazione fu di 7323 ducati.

Successivamente, nel 1880, fu posato sull’abside il coro ligneo del Monastero della Pace; nello stesso anno presero il via i lavori per la nuova Cappella di San Catello.

Terminati i lavori, voluti da Mons. Francesco Saverio Petagna, Mons. Vincenzo Maria Sarnelli Vescovo, il 13 agosto del 1893 consacrò solennemente la cattedrale stabiese.

P.s.: Video realizzato da L’Altra Rete Project – fotografie di Vincenzo Cesarano

Circolo Nautico Stabia – Festeggiati i 100 anni

Domenica 9 luglio è stato celebrato il centenario del Circolo Nautico Stabia con un galà che ha visto soci, atleti e autorità onorare il guidone giallo blu. La festa è succeduta all’inaugurazione della mostra storico fotografica sui primi 100 anni di vita del Circolo Nautico Stabia. La mostra curata da Corrado Di Martino, nasce dalla proficua collaborazione fra Libero Ricercatore e il Circolo Nautico Stabia, rassegna ad ingresso libero, sarà disponibile almeno fino a settembre. L’esposizione, è un vero e proprio coinvolgimento totale dello spettatore nei successi sportivi di una delle più blasonate società agonistiche d’Italia, il Nautico Stabia, sodalizio che ha lasciato una traccia indelebile nella storia dello sport mondiale.

Peppe La Mura 1962

Nei suoi cento anni di attività il Nautico è stata una grande scuola di sport, una inesauribile fucina di talenti. Fenomeni del calibro di Ciccio Esposito, il semidio, Giuseppe, Carmine Abbagnale la leggenda, ed Agostino Abbagnale l‘immortale, hanno dato i primi colpi di remi partendo dalla banchina Marinella. Assistiti dal dottor Enzo Cavallaro e guidati dal grande Giuseppe La Mura hanno portato Castellammare sulle vette più alte del canottaggio olimpico. Timonieri come Di Martino, Zingone, Tregrossi, Polito, i fratelli Greco e per finire il grande Peppeniello Di Capua, hanno imparato a gestire tempi e tattica di gara consigliati dal gruppo dirigente il Circolo. Una schiera di campioni, come Abagnale, Amitrano, Amarante, La Mura, Scala, Apuzzo, Abbagnale ed altri ancora sono stati in grado di vincere 2523 medaglie d’oro, 1776 medaglie d’argento, 1192 medaglie di bronzo, facendo conoscere il nome di Castellammare di Stabia nei cinque continenti, su oltre 120 campi di gara.

Valentino Vecchione classe 1925

Tutto è iniziato col Principe Gallone di Moliterno, poi nel 1920 in una palazzina in legno e mattoni donata dalla società Magazzini Generali, il commendator Enrietti partorisce l’idea di creare una società sportiva che inviti i giovani a praticare gli sport del mare, sarà poi il commendator Giuseppe Cozzolino a fondare realmente il 23 maggio del 1921 la Società Sportiva Circolo Nautico Stabia. Nacque così quello che ha rappresentato un vero e proprio modello di promozione sociale e culturale attraverso lo sport per tanti giovani. Valori su cui, l’austero Comm. Giuseppe Cozzolino primo Presidente del sodalizio, profuse tutto il suo impegno con l’unico scopo di creare nella gioventù stabiese la passione per lo sport e per il mare.

Primo Equipaggio Circolo Nautico Stabia

Mostra e festa del centenario ritardati di un anno causa Covid e lockdown hanno ottenuto il favore di pubblico e media.

Il presidente della FIC Campania dr. Pasquale Giugno, ha premiato gli atleti intervenuti insieme al Presidente del Circolo Nautico dr. Antonio De Sinno e al Vicepresidente Amleto Vingiani.

Valentino Vecchione, classe 1925; Ciccio Cesarano; Ciccio Esposito, Giuseppe Abbagnale, Carmine Abbagnale e Peppiniello Di Capua, sono stati i protagonisti della serata animata dalla piacevolissima musica degli Alleria.

Editoriale saluti a don Antonino

A don Antonino D’Esposito

Liberoricercatore saluta e ringrazia Don Antonino D’Esposito

Editoriale saluti a don Antonino

Don Antonino D’Esposito

Caro don Antonino, abbiamo avuto il privilegio di aver vissuto il tuo ministero nella nostra Castellammare. Sei uno di noi da ben ventuno anni (in cattedrale da 9 anni!). In questo tempo ci hai insegnato l’importanza delle relazioni tra le persone: delle relazioni vere e autentiche che arricchiscono e fanno crescere, con parole pacate gesti semplici e atti coraggiosi. Sei stato per la nostra martoriata città Costruttore di Pace; nei momenti difficili e bui che hai vissuto a Castellammare hai sempre richiamato al senso civico i nostri politici. Amorevole è stata la tua dedizione nei confronti degli ultimi di questa comunità: gli anziani, gli ammalati, i poveri che hanno trovato in te un porto sicuro nel naufragio della loro esistenza. Grazie a te numerose opere del patrimonio culturale sono state recuperate: il restauro delle campane, della Cappella di San Catello, della Cappella di San Michele, dell’organo a canne e la realizzazione del Presepe stabile stabiano sono solo alcuni esempi dei doni che resteranno a futura memoria in questa città. Ci hai mostrato la via da seguire insegnandoci che i beni sono della Comunità e che chi li gestisce ha il dovere di renderli fruibili, incentivando iniziative che mirano alla loro valorizzazione. I tuoi insegnamenti hanno, indubbiamente, contribuito a formare le coscienze, a renderci consapevoli delle nostre potenzialità. La tua opera di tutela e valorizzazione del glorioso passato è stata fondamentale per aggregare e far sentire unici e importanti tutti noi fedeli, ma anche per progettare il nostro futuro. È stata questa tua caratteristica di uomo che costruisce il cambiamento tutelando il passato, che ti ha reso unico ai nostri occhi. Il tuo prezioso esempio ha ispirato tutti noi e in modo particolare i nostri giovani, che ti hanno sempre dimostrato il loro affetto. Hai lasciato qualcosa di te in tutti noi stabiesi. Mai dimenticheremo la splendida preghiera da te scritta per l’amata Castellammare di Stabia in occasione della festa dell’Immacolata:

“Maria proteggi dal male la nostra città” Vergine Immacolata ti affidiamo la nostra Città, che da sempre ti onora, e fa’ che non ti porti solo impressa nel civico stemma, memoria di antenati credenti, ma ti porti soprattutto impressa nel cuore!  Aiutaci a costruire una città fondata non sull’egoismo che uccide, ma sull’amore che edifica! Aiutaci Maria ad avere anche noi, un cuore immacolato, una mente attenta, e mani sporche e callose perché sempre all’opera nel cantiere mai chiuso del bene comune. Maria vergine Immacolata, prega per noi!  Don Antonino Parroco.

 Solennità del Corpus Domini                                             Enzo Cesarano

 

 

 

La Cappella di Gesù Cristo del Rivo

Questa volta Libero Ricercatore vi invita ad una passeggiata nel verde, alla riscoperta della Cappella del Gesù Cristo del Rivo. Davvero a pochi passi dal centro antico, si ammira questo gioiello d’arte dimenticato. La Cappella di Gesù Cristo del Rivo è parte del patrimonio artistico dimenticato della nostra città. Castellammare di Stabia è una città ricchissima… di opere d’arte, di posti incantevoli, di luoghi ameni; ma come per un destino infame, non riesce a godere in pieno delle sue stesse bellezze. L’ultimo editoriale del Libero Ricercatore ha mostrato quanto l’incuria, il malaffare e, soprattutto l’ignoranza, ci stiano depauperando pezzo, dopo pezzo, delle nostre ricchezze.

Il video presentato oggi, conduce il lettore in una passeggiata verso la Cappella di Gesù Cristo del Rivo, gli farà da guida la signorina Concetta De Simone, che del tutto volontariamente, tiene viva la tradizione di famiglia, occupandosi personalmente della cura della cappella, con un amore come di antica e fedele ancella. Continua a leggere

Nicola De Simone

Nicola De Simone: il calciatore sfortunato

di Corrado Di Martino 30-05-2019

Nicola De Simone - Immagine d'epoca

Nicola De Simone – Immagine d’epoca

Chi lo ha conosciuto dice che era schivo, generoso, serio, coraggioso; lo stabiese sfortunato e illustre, di cui vi parliamo oggi, era Nicola De Simone. Di sportivi famosi e fortunati, la nostra città ne ha generati tanti. Ad esempio il più decorato fra tutti il grande Ciccio Esposito, vogatore, a cui hanno fatto eco talmente tanti ragazzi che è praticamente impossibile farne la totale citazione. Non ultima Giovanna Schettino, campionessa mondiale nel quattro di coppia pesi leggeri. Atleta fra le quattro prime italiane e, prima stabiese nella storia, a raggiungere questo obiettivo. Numerosi sono anche i nomi dei calciatori famosi nati a Castellammare di Stabia: Roberto Di Martino, Ione Spartano, Gennaro Olivieri, Salvatore Di Somma, Roberto Amodio, Raffaele Ametrano, Antonio Mirante, Fabio Quagliarella, Gennaro Iezzo, Luigi Imparato, Luigi Vitale, i più giovani fratelli Donnarumma, e il promettente Sebastiano Esposito. Nicola De Simone, che vogliamo ricordare oggi, non è arrivato alla fama di Quagliarella ed altri, non è stato così fortunato, tuttavia a 40 anni dalla sua scomparsa, il ricordo di lui è ancora forte nei cuori giallo-blé.

Siracusa calcio 1978-79 purtroppo senza Nicola De Simone

Siracusa calcio 1978-79 (purtroppo senza Nicola De Simone)

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