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Passeggiata a Monte Faito

Passeggiata a Monte Faito

a cura di Giuseppe Zingone

Un dipinto poetico sotto forma di scritto, dedicato al Faito ed al “primo cittadino” di Castellammare, San Catello, che grazie alla penna di Piero Girace, diventa un nostromo, pescatore di uomini, come i suoi predecessori gli apostoli.

Palmigliano Catello, il Faito da Castellammare

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La contessa della pensione

La contessa della pensione

a cura di Giuseppe Zingone

Proponiamo al lettore questo scritto di Piero Girace, “La contessa della pensione“, apparso sul quotidiano La Stampa, (Nuova Stampa sera) tra il 7 e l’8 marzo 1951.1

Albert Lynch, Ritratto di una contessa

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  1. Piero Girace, La contessa della pensione, in: Nuova Stampa Sera, mercoledì 7 – giovedì 8 Marzo 1951, pag. 3, Anno V, numero 56.

Letterine di Natale

Letterine di Natale

di Enzo Cesarano, Massimiliano Greco e Giuseppe Zingone

Tommasino (Luca De Filippo) legge la lettera di Natale

Cara matre, tanti auguri per il Santo Natale. Cara matre da oggi in poi, voglio diventare un bravo giovine. Ho deciso… mi voglio cambiare!1

Chi nella sua infanzia non ricorda con rimpianto e nostalgia, il momento della lettura della letterina di Natale? Continua a leggere

  1. È l’inizio della letterina di Natale, recitata da un serioso quanto nervoso e dispotico Tommasino, (Luca De Filippo), in: Natale in casa Cupiello.
La Zingara (collez. Antonio Greco)

La votapesce smarrita

Alla ricerca della votapesce1 smarrita

articolo di Pasquale Cirillo

La Zingara (collez. Antonio Greco)

La Zingara (collez. Antonio Greco)

Quanti personaggi sul nostro Presepe a far corona ai Protagonisti, veramente possiamo dire “‘na foll’’e ggente….”. Ma noi li conosciamo tutti, uno per uno. Per il loro mestiere: ‘a castagnara, ‘o canteniere, ‘o pisciavinnele, ‘a lavannara, ‘o chianchiere, ‘o ncenzatore…qualcuno proprio per nome, come Ciccibacco o il più famoso di tutti che è Benino (non Benito, mi raccomando), il pastorello che dorme nel pagliaio e suo padre, Armenzio, che lo va a svegliare  per andare alla Capanna. Molti, non tanti, conoscono pure il cacciatore che si chiama Cidonio, che è il fratello di Benino, oltre che amico di Ruscellio, il pescatore. E poi c’è la numerosa, folta, colorata, fantasiosa  schiera dei “pastori in cammino” che recano in dono al Bambino ricotte, formaggi, salami, prosciutti, galline, uova, broccoli, cavoli, meloni gialli e verdi e pure qualche anguria fuori stagione, insomma tutta roba da mangiare.  Niente di male, se pure il Poverello di Assisi voleva che a Natale tutti facessero festa con un pasto abbondante, compreso l’asinello del convento al quale ordinava fosse data doppia biada. Fra la folla anonima  del “cammino” spiccano due personaggi: il monaco “cercante” (di offerte) e la zingara. A proposito di quest’ultima si è scritto tanto. Vecchie tradizioni la identificano come la Stefania del miracolo del sasso trasformato in bambino, attribuendole addirittura la maternità di Santo Stefano.

La zingara

La zingara (collez. Pasquale Cirillo)

Altri se la immaginano triste perché, avendo fama le zingare di capacità divinatorie (c’è chi con occhi palepolesi ci vede la Sibilla), si muove a pietà nel prevedere la tragica fine di quel Bambino che ora dorme tranquillo nella mangiatoia; in fondo il suo bambino, per quanto misero, è meno sfortunato. Mi piace molto questa immagine e, qualche anno fa’, realizzando un diorama pasquale raffigurante la Deposizione di Gesù dalla Croce, ho posizionato in secondo piano la stessa  zingara del presepe, triste testimone del compimento della sua previsione. Proprio la stessa zingara ho usato, regolarmente munita di “votapesce”, che in italiano si chiama “schiumarola”, che sarebbe quella paletta bucherellata che si usa per rigirare le fritture nella padella. Ma che ci fa la zingara in cammino sul presepe con una votapesce in mano? Semplicemente la vende ai passanti, assieme ad altri piccoli manufatti in ferro, come mestoli, forchettone, paletta per il braciere… Continua a leggere

la Magia del Presepe Stabile Stabiano

Una bambina sale le scale della Cattedrale quale sarà la sua meta? Sembra attratta da qualcosa mai vista prima.

Entra in chiesa, si gira intorno, guarda con curiosità alcuni dipinti come a carpirne il significato mistico, poi nota la grande vetrata del Presepe, la scena però è tutta muta, come potrà accenderne le luci? Con la fantasia…