Archivi tag: Massimiliano Greco

Don Giacinto ‘O Presebbio

Don Giacinto ‘O Presebbio

di Antonio Greco

( articolo del compianto M° presepista stabiese, Antonio Greco,
pubblicato sulla rivista “il Presepe” numero 66 di giugno 1971 )

presebbio

Presepe napoletano: particolare della “Natività” (opera del M° Opera del M° Antonio Greco)

Don Giacinto “o presebbio” (scherzoso nomignolo affibbiatogli dagli amici intimi), era un modesto funzionario della R. Dogana, conduceva una modesta esistenza tra casa e ufficio. Un sigaro lo fumava volentieri, ma quando glielo offrivano, altrimenti non c’era verso che varcasse la soglia del tabaccaio.
Si imponeva un itinerario fisso tra casa e lavoro senza l’uso del tram, ma, se usciva dal suo abituale, faceva volentieri una passeggiata a fine mese verso S. Biagio dei Librai a curiosare sulle soglie dei fondachi di S. Gregorio Armeno: là spendeva tutti i risparmi di un mese 2.50 o al massimo 4 lire acquistando qualche figurina eccezionale o alcuni accessori o qualche animale finemente trattato.
Fatto l’acquisto si avviava felice verso casa e a chi bene lo conosceva, passando diceva: sono andato a comprare la mia razione di “toscani” e l’altro ammiccando al pacchetto maliziosamente di rimando diceva: “Don Giacì sempre ‘o presebbio!..”.

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San Catello Ritrovato (4)

Il San Catello ritrovato

Il San Catello ritrovato

( a devozione del Santo Patrono di Castellammare di Stabia )

articolo di Enzo Cesarano

9 maggio 2021 – Nel giorno in cui ricade il Suo patrocinio e nella certezza di fare cosa gradita ai tantissimi devoti cittadini stabiesi che con affetto seguono il nostro portale web, dedichiamo una ulteriore pagina di LR al gloriosissimo San Catello.

San Catello Ritrovato

Segnalatoci dal carissimo Massimiliano Greco, in questo articolo ci pregiamo di mostrare un San Catello inedito, che per le sue peculiarità intrinseche ai più risulterà essere più unico che raro. Continua a leggere

I Pastori di Castellammare prendono vita

I Pastori di Castellammare prendono vita

di Massimiliano Greco

Monsignor Francesco Saverio Petagna Vescovo di Castellammare e artefice del presepe stabiano

Tanti appassionati del presepe napoletano del settecento, ricorderanno la “Cantata sul presepe di Cuciniello”, un film del 1992 con un cast d’eccezione, nel quale i pastori del celeberrimo presepe conservato nella Certosa di San Martino, fissati dalla telecamera si animano e la scena prende vita per dar spazio a piccoli “quadri” teatrali.

Al momento la tecnologia non ci permette di ricreare lo stesso effetto, un domani, forse, chi sa… ma, utilizzando questa nuova funzione di MyHeritage.it, possiamo animare le singole figure del Presepe Stabile Stabiano con risultati veramente strabilianti.

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Ultimi sette pastori del Duomo (Archivio Cattedrale di Castellammare di Stabia)

Gli ultimi sette pastori ritrovati

Presepe Stabile Stabiano

( gli ultimi sette pastori ritrovati )

articolo di Massimiliano Greco

Di grande pregio e di valore artistico indiscusso, il presepe del duomo di Castellammare di Stabia, è costituito da una magnifica raccolta di pastori realizzati da botteghe artigiane di Napoli e dintorni, tutti databili tra la fine del XVIII e l’inizio del XX secolo. La collezione è costituita da ottantasette soggetti superstiti (in gran parte con le teste in legno), di cui: settantantadue pastori, tre puttini e dodici animali (inclusi i due cavalli).

Ultimi sette pastori del Duomo (Archivio Cattedrale di Castellammare di Stabia)

Ultimi sette pastori del Duomo (Archivio Cattedrale di Castellammare di Stabia)

Gli ultimi sette pastori ritrovati del Presepe Stabile Stabiano

Alla già importante collezione di pastori del duomo di Castellammare di Stabia, si aggiungono in esposizione: una vecchia, una contadinella, un ricco borghese, due rustici, un paggetto moro ed una giovane donna.

La vecchia è sicuramente la figura più singolare del nostro presepe ed è risalente al XIX secolo. La testa è in legno ed è orientabile, essendo fissata alla “pettiglia” per mezzo di un innesto a baionetta.


Galleria fotografica

(Archivio Cattedrale di Castellammare di Stabia) Continua a leggere

Natale in casa Greco

nei ricordi di Paola Greco

“Guagliune, mancano quatte mise a Natale!”. Con questa frase papà metteva irrimediabilmente fine alle vacanze estive facendoci passare, in maniera brusca e definitiva, dal 15 agosto al 25 dicembre.

La famiglia Greco

La famiglia Greco

Non che i mesi precedenti fossero, come dire, liberi dal condizionamento presepiale/natalizio ma da quel momento, diventava tutto un insieme convulso di impegni da onorare, di consegne da effettuare, di visite da fare e, ovviamente, di preparazione alla festa più importante dell’anno.
Il Natale in casa Greco non rappresentava solo una festività da calendario o una ricorrenza religiosa come per tutto il resto dell’umanità cattolica; Natale in casa nostra era una filosofia di vita. Continua a leggere