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Il presepe del duomo di Castellammare di Stabia

a cura di Massimiliano Greco

Premessa dell’autore:

Caro Maurizio, carissimi lettori, da stabiesi e da appassionati dell’arte presepiale, siamo molto legati ai pastori della nostra Cattedrale, un bene prezioso, un patrimonio della collettività che va assolutamente preservato e valorizzato. Ciò che l’Associazione Stabiese dell’Arte e del Presepe può fare per superare quest’impasse, per ricreare il giusto intesse e per farlo conoscere oltre i confini cittadini, è parlare e scrivere del presepe. Qualche riscontro l’abbiamo avuto, come l’interessamento della scrittrice e giornalista Dora Celeste Amato di cui mi pregio essere amico, che lo scorso dicembre ha scritto un bellissimo articolo pubblicato sulla rivista “l’Espresso Napoletano”. Per noi si è trattato di un grandissimo successo ma evidentemente non è bastato a smuovere la coscienza di chi deve decidere. L’articolo allegato, scritto a dicembre dello scorso anno e pubblicato nel mese di giugno 2013 sul numero 234 della rivista “Il Presepio”, organo ufficiale dell’Associazione Italiana Amici del Presepe, vuole essere il nostro piccolo contributo affinché il presepe stabile del Duomo di Castellammare diventi finalmente realtà. Proprio grazie a questo articolo, nel mese di agosto sono stato contattato da Pino Simonetti, giornalista e regista della RAI, interessato ad inserire la storia del nostro presepe, ne ignorava l’esistenza, in un suo libro sulla scenografia del presepe Napoletano. L’ho incontrato più volte e ovviamente l’ho accompagnato in Duomo a conoscere i pastori. Fermo restando l’inadeguatezza del luogo dove sono riposti, uno sgabuzzino di 7/8 mq senza areazione ma per fortuna non umido, ciò che abbiamo potuto vedere ci ha lasciati letteralmente senza parole:arti volanti, l’ala di un angelo spaccata e incollata alla meglio maniera, piedi tenuti su con la carta gommata. Continua a leggere

Don Antonio Esposito

( a cura di Massimiliano Greco )

don Antonio Esposito

don Antonio Esposito

Lo scorso Natale ho avuto un regalo particolarmente gradito da Enzo Cesarano, un articolo in ricordo di mio padre pubblicato su liberoricercatore.
Belle parole che hanno commosso me ed i miei famigliari; vedere mio padre nella sezione degli stabiesi illustri, mi ha riempito di orgoglio. Ho salvato la pagina tra i preferiti e non ti nascondo che ogni tanto vado a rileggermi l’articolo.
Castellammare ha una grande tradizione presepistica, ha ed ha avuto grandi artisti. Alcuni ancora viventi fortunatamente, mi vengono in mente don Ciccio Acanfora ed Ulderico Meledandri, altri purtroppo deceduti.
Tutti meritevoli di essere ricordati e non solo per le qualità artistiche. Purtroppo le informazioni che ho sono alquanto scarne, posso solo fare ricorso a vecchi ricordi d’infanzia, quando però gli interessi erano rivolti da tutt’altra parte.
Giusto un accenno sui cataloghi delle mostre di arte presepiale che da tre anni l’Associazione Stabiese dell’Arte e del Presepe propone ma nulla di più. Tra gli artisti del passato, mi piace ricordare la figura di don Antonio Esposito, vero mago della miniatura. Era amico di mio padre, entrambi soci dell’Associazione Italiana Amici del Presepe, don Antonio lo era da 1956. Ho impresso nella mente un’immagine vecchia più di trent’anni; lo ricordo magro, abito talare, basco ed una grossa sciarpa nera al collo, intento a contemplare i pastori ed i presepi che mio padre custodiva gelosamente nelle sue vetrine.
Cercando tra documenti e riviste, ho trovato un articolo del prof. Angelo Stefanucci pubblicato sul numero 86 di giugno 1976 de “Il Presepio”, rivista dell’ A.I.A.P., che rende perfettamente idea del livello artistico e delle mirabilie di cui era capace don Antonio. Continua a leggere