Archivi tag: Maurizio Cuomo

Il faro (quadro di Gaetano Di Capua)

Il faro di Castellammare di Stabia

articolo di Maurizio Cuomo

Il faro (quadro di Gaetano Di Capua)

Il faro (quadro di Gaetano Di Capua)

Nella certezza di fare cosa utile e gradita ai lettori, e ai tanti studiosi ed appassionati di storia locale, in questo breve articolo proverò a descrivere quello che un tempo era il faro del porto, gioiellino architettonico di epoca borbonica, oggi soppresso, che fino alla metà degli anni ’40 del secolo scorso, svettava, suggestivo ed austero sulla punta del molo di Castellammare di Stabia. Continua a leggere

Comunicati Stampa

Nella rubrica vengono pubblicati avvisi e comunicati giunti alla nostra Redazione

Comunicati Stampa

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Ultimo Comunicato:

Il Comitato Terme di Stabia nasce oltre un anno fa dall’incontro di circa un centinaio di persone con competenze e personalità diverse, unite dalla mancanza di interessi elettorali e dall’obiettivo di restituire dignità alla cittadinanza di Castellammare di Stabia, la città delle acque. Uno dei punti di fondamentale importanza è stato pertanto la tutela dei complessi termali nuovo ed antico come spazio sostenibile dedicato alla cittadinanza. Le terme nuove, fallite in seguito a decenni di gestione clientelare da parte della classe politica e di una serie di iniziative legali da parte degli ex dipendenti nei confronti di Sint (società immobiliare nuove terme), la “cassaforte” immobiliare del comune oramai vuota, sono un tasto delicato da affrontare: il Comitato ha proposto la delocalizzazione dell’ospedale proprio nella proprietà del Solaro, che, tra le altre cose, avrebbe aiutato la decongestione della città dal punto di vista del traffico automobilistico, piaga sociale ed ecologica di Castellammare. Tuttavia, l’azione centrale è più importante del Comitato è sin da subito stata la salvaguardia del parco idropinico e di Villa Ersilia, messi all’asta in seguito alla sentenza passata in Cassazione. La volontà del comitato era un anno fa ed è ancora racchiusa e sintetizzata nella speranza che siano rilevati da un ente pubblico, e che possano rinascere come spazi verdi e sostenibili anche da un punto di vista finanziario sul medio e lungo periodo. Nonostante le varie proposte del Comitato, mai andate a buon fine o realmente prese in considerazione, non si demorde. L’obiettivo rimane ancora quella di salvare i due beni in questione: il Comitato vuole impegnarsi con tutte le forze sane della città affinché i 12.134.000 euro del PNRR, stanziati per le terme siano utilizzati con coscienza, integrità politica e negli interessi della comunità. Il Comitato insiste infine sulla trasparenza da parte delle istituzioni: è fondamentale capire e conoscere le personalità a cui sarà affidato questo progetto, la gestione dei fondi e del complesso delle Terme Antiche.

Tra le tante iniziative, il Comitato invita la cittadinanza a firmare la seconda petizione di seguito indicata, che ha ad oggetto i temi finora descritti e che si lega ad una prima iniziale petizione, proposta nel febbraio del 2021:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeCTaeII4iz8Gw1_V0F1be79nTrXRx1fe95WEbvXQh2MavWlQ/viewform?usp=sf_link


Archivio Comunicati:

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Asturi alle Terme Stabiane (foto gentilmente concessa dalla sig.ra Serafina Asturi)

Le immagini della memoria

( della città di Castellammare di Stabia )

Nella rubrica “Le immagini della memoria”, esponiamo per il piacere di poterle rivivere (sia pur soltanto mentalmente), alcune vecchie immagini (inquadrature inedite, particolari interessanti e scorci suggestivi) della città di Castellammare di Stabia.

Asturi alle Terme Stabiane (foto gentilmente concessa dalla sig.ra Serafina Asturi)

Il pittore Asturi alle Terme Stabiane (foto gentilmente concessa dalla sig.ra Serafina Asturi)

Una foto dei tempi d’oro delle terme Stabiane dove il caro nonno ha esposto le sue opere per tanti anni. Un saluto da Vico Equense. Serafina Asturi

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Pozzano? No, Parsano!

articolo di Maurizio Cuomo

Agli occhi di un lettore superficiale o poco interessato, la presente ricerca potrebbe sembrare irrilevante, paradossalmente a qualche storico locale di parere discordante potrebbe invece risultare iniqua o addirittura offensiva, non avendo intenzione di inimicarmi nessuno chiederò solo la gentilezza di valutare questo mio breve studio, per ciò che vuole essere: la conferma di quanto sia interessante, affascinante ed infinito il mondo della libera ricerca.

Ebbene senza perdermi in inutili chiacchiere vengo subito al dunque ponendo in calce a seguire una stampa risalente al 1832 che da generazioni (nonostante su di essa vi sia espressamente riportato: PERSANO, BAY OF NAPLES.), per consolidata convinzione di studiosi, storici e di tantissimi collezionisti locali è nota come uno scorcio ripreso dalla nostra marina di Pozzano.

Persano (Pozzano) Bay of Naples - Drawn Harding inc. - 1832

Persano (Pozzano) Bay of Naples – Drawn Harding inc. – 1832

Indiscutibile la suggestione ed il fascino che essa evoca (invito tutti ad ingrandirla per godere a pieno schermo dei particolari); la scena raffigurata è intrigante e mozza il fiato, inutile dire che quando il mio carissimo amico Gaetano Fontana, me la mostrò, me ne innamorai a prima vista; non sono un collezionista, ma gli chiesi comunque di interessarsi affinché riuscissi anch’io ad averne una. La richiesta fu accolta prontamente e Gaetano, da esperto collezionista, mi diede subito indicazioni valide su come fare…, pochi giorni e riuscii ad acquistare un originale in ottime condizioni della vecchia stampa in oggetto.

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Il Gran Mogol

Il Gran Mogol

a cura di Maurizio Cuomo

Catello Filose (alcuni autori lo riportano come Filosa), meglio conosciuto come Gran Mogol, nacque a Castellammare il 26 dicembre 1749 da Gennaro e Nella (Agnella) di Capua. Di famiglia modesta (il padre era marinaio), alla giovanissima età di 16 anni, partì per l’avventura approdando nel 1770 a Calcutta nell’India del Gran Moghul, ov’egli si diresse in cerca di prospera fortuna. Come fosse entrato in quel regno, e quali mezzi avesse adoperato per guadagnarsi la fiducia e la benevolenza dell’Imperatore Shah Alam II, è a tutti ignoto, fatto è che si distinse nell’arte militare, specialmente nell’uso del cannone semovente, divenendo generale di ben undici battaglioni. Per i suoi meriti divenne Generale e Gran Palaquin, massimo Ordine militare moghul. Prima di far rientro nella sua terra natia ebbe modo di fare una breve esperienza a Goa come colonnello dell’esercito portoghese.

Il Gran Mogol

Il Gran Mogol (stampa rappresentativa tratta dal web)

Nel 1799 ritornò a Castellammare con tre figli (Michele, Margherita, Nicola) e carico di ricchezze, lasciando in India altri due figli che continueranno la dinastia Filose in quella nazione.

Ecco come il Parisi nel 1842, ricordava la figura di questo illustre stabiese: “Catello Filosa detto il Gran Mogol… benchè di bassa condizione fosse dalla patria partito vi ritornava ricchissimo e decorato del grado di Colonello Portoghese di generale delle Imperiali Guardie del Gran Mogol e coll’onorevole titolo di Palaquin ec. ec. Le sue curiose avventure e la sorprendente sua fortuna ànno gran rumore menato ed a lui meritato un nome celebre nei patri annali”. Continua a leggere