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Vincenzo Sanges stabiese centenario

Foto Dedica stabiese

a cura di Maurizio Cuomo

Nella rubrica pubblichiamo le vostre foto (con relativa dedica)


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Vincenzo Sanges stabiese centenario

Vincenzo Sanges stabiese centenario

Nel ringraziarvi per la vostra ospitalità, faccio gli auguri a mio nonno Vincenzo, che oggi (26 luglio 2018) compie 100 anni! Stabiese verace è cavaliere della chiesa e del lavoro… ha partecipato alla seconda guerra mondiale è stato anche rapito e deportato, ma per fortuna è riuscito a tornare a casa. Ha lavorato come impiegato nella corderia e poi ha lavorato nel Ministero della Marina a Roma.

La nipote. Flavia Rossi.


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Giovanni Santarpia

Giovanni Santarpia, premiato alla finale di 50 top pizza

di Maurizio Cuomo

Giovanni Santarpia

Giovanni Santarpia (pizzaiolo stabiese di caratura internazionale), 24° classificato al 50 TOP PIZZA 2018

Alla finale di “50 top pizza“, tenutasi nella serata del 24 luglio 2018 al teatro Mercadante di Napoli, lo stabiese Giovanni Santarpia (questa la sua pagina facebook), si è classificato al 24° posto (classifica stilata in forma anonima da 100 ispettori sulla base della qualità).

Premio ultrameritato che fa onore a lui e nel contempo inorgoglisce tutti noi che lo seguiamo sempre con assoluto affetto!!! Grandissimo risultato quello raggiunto da Santarpia, se si considera che in gara vi erano le pizzerie più prestigiose d’Italia (in concorso circa 1000). Riconoscimento che gratifica e attesta quanto sia arrivato in alto lo scugnizzo stabiese, che con la dura gavetta ha costruito dal nulla una carriera forgiata con sacrificio e tanta passione.

Seppur poca cosa, a Giovanni, dedichiamo questa pagina di LR, nella speranza gli sia gradita e porti ad uno stabiese emigrato (da numerosi anni in Toscana), ulteriore fortuna ed infinite gratificazioni, con i migliori auguri della cittadinanza tutta della sua Castellammare di Stabia.

Madonna del Carmelo (foto Maurizio Cuomo)

La Madonna del Carmelo

La Madonna del Carmelo dell’ex monastero della Pace di Castellammare di Stabia

articolo di Maurizio Cuomo

La recente notizia del crollo parziale del sottotetto della chiesa di S. Maria della Pace, evento causato dallo stato di totale abbandono in cui oggi versa la chiesa con annesso Monastero, ahimé chiusi da anni, mi ha riportato alla mente il ricordo di quando ebbi modo di effettuare con mio cugino Giuseppe Zingone, alcune esplorazioni in loco.

Sul finire degli anni ’90, la curiosità e la passione per il fascino antico, ci spinse ad esplorare a più riprese, l’antico monastero della Pace, situato nel cuore del centro antico di Castellammare di Stabia. Lo esplorammo in lungo e in largo: dal campanile, fino ad arrivare agli ambienti sotterranei (alcuni dei quali adibiti alla men peggio a deposito per accatastare vecchie e dismesse attrezzature comunali) con mio cugino Giuseppe, ebbi modo di apprezzare ciò che rimaneva di due affreschi (probabilmente molto antichi). Di essi ricordo con particolare piacere la bellissima Madonna del Carmelo (1700?), con ogni probabilità “nascosta” (non me ne spiego i motivi, forse per preservarla?) e poi riemersa, in seguito al parziale abbattimento di una porzione di parete interna ad una nicchia espositiva (si noti nella foto a seguire lo spesso strato di tufo che la ricopriva).

Madonna del Carmelo (foto Maurizio Cuomo)

Madonna del Carmelo (foto Maurizio Cuomo)

La Madonna con il bambino, attorniata da angeli, seppur al buio sembrava risplendere di luce propria, non nego la difficoltà che ebbi nel fotografarla, foto che per grazia di Dio riuscii a fare con la mia vecchia reflex, armato di santa pazienza e con l’indispensabile ausilio del cavalletto. Continua a leggere

Terno Patre (foto Enzo Cesarano)

Edicole sacre votive: Terno Patre

( a cura di Maurizio Cuomo )

Itinerario guidato alla scoperta di immagini votive, antiche e recenti, presenti sul territorio stabiese, traccia indiscussa di una fervente devozione popolare.


 Edicole sacre votive – Zona Collinare

Terno Patre

Edicola del Terno Patre (foto Enzo Cesarano)

Edicola del Terno Patre (foto Enzo Cesarano)

Da una ricerca effettuata dallo stabiese Francesco Paolo Cimmino, risulta che la cosiddetta edicola del Terno Patre, risale certamente ai primi dell’800.

Posta in via San Basile e da sempre curata da Lucia Villani, moglie di Liberato Cosenza e prima di lei da Antonio Cosenza e da don Enrico Cosenza, col terremoto dell’80 e l’abbandono questa cappella ebbe a diventare un rudere. Anni dopo per la solerzia e la devozione di un imbianchino del centro antico (grato per aver ricevuto la guarigione della moglie, reduce da un importante intervento operatorio in America), la cappella fu restaurata. All’atto della ristrutturazione, nella cappella venne posto al suo interno il quadro (immagine a seguire) a firma di Brisco Giacomo, messo lì da Concetta Lauritano che per devozione volle sostituire l’originario affresco che il tempo aveva distrutto. Nel dipinto di buona fattura vi è raffigurata la Ss. Trinità, anticamente definita “Terno Patre”, soggetto sacro al quale è dedicata la cappellina. Continua a leggere

Lettera aperta di LR a Gaetano Cimmino, neosindaco di Castellammare di Stabia

editoriale di Maurizio Cuomo

Carissimi, il popolo elettore (dall’alto della sua sovranità) ha stabilito che Gaetano Cimmino divenisse Sindaco di Castellammare di Stabia. Nella certezza che il neoeletto primo cittadino, farà il possibile (e auspichiamo anche l’impossibile) per realizzare il proprio programma elettorale e che ciò avvenga con serietà e nella massima trasparenza per il bene di Castellammare e dell’intera comunità stabiese, avendo oggi, finalmente un nome a cui poter indirizzare denunce e richieste, al neoeletto primo cittadino, chiediamo di curare e salvaguardare: storia, natura, cultura e tradizioni stabiesi e di mettere in pratica ciò che da anni, con impegno, nel nostro piccolo, divulghiamo mediante il nostro portale web.

“Egregio Signor Sindaco, come Lei di certo saprà, Castellammare vanta una storia importante… ogni vicolo, ogni angolo, le vecchie chiese, gli antichi portoni, i basoli consunti delle strade del centro antico raccontano fieri di una nobile città caduta in disgrazia, la mortificante situazione attuale è lampante: il verde pubblico abbandonato (paradossalmente nella “Città delle Acque” le piante muoiono di sete); la Cassarmonica, monumento tra i maggiori simboli di verace stabianità, vandalizzata e abbandonata al suo destino; Continua a leggere