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Il presepe del liberoricercatore (applicazione su piatto dipinto, opera del M° Franco Liguori)

Il messaggio augurale

La Redazione del “Libero Ricercatore” (nella piena convinzione di fare cosa giusta ed appropriata), ripropone ancora una volta le parole schiette ed accorate dell’indimenticato Gigi Nocera, che all’approssimarsi di quello che sarebbe stato il suo ultimo Natale (che Dio lo abbia in gloria!), così augurava un Buon Natale a tutti noi! Questo il suo messaggio (fatene tesoro!!!):

“Cari amici, buon Natale a tutti! Ma mentre ci apprestiamo a sederci intorno ad una tavola imbandita, nel gioioso entusiasmo dei bambini, ricordiamoci dei poveri, dei vecchi e dei malati che in solitudine e con tristezza vivono questa giornata nell’indifferenza di noi tutti. Scusatemi se questa nota malinconica posa un’ombra sulla vostra allegria. Intanto auguro un mondo di bene a tutti voi e ai vostri cari!”.

Il presepe del liberoricercatore (applicazione su piatto dipinto, opera del M° Franco Liguori)

Il presepe del liberoricercatore (applicazione su piatto dipinto, opera del M° Franco Liguori)

Nella speranza che in questo Santo giorno e per quelli a venire, farete sempre più vostro questo pensiero, come nostra consuetudine, concludiamo gli auguri volgendo un particolare saluto a tutti gli stabiesi lontani da Castellammare: vi siamo vicini! Un abbraccio sincero da liberoricercatore.it.


I primi auguri giunti in Redazione

Caro Maurizio, Buon Natale a te, alla redazione, ai collaboratori e a tutti gli amici di Liberoricercatore.it. Massimiliano Greco.

Cara Redazione, colgo l’occasione per augurare all’intera redazione di liberoricercatore.it, e a tutti i suoi affezionati lettori, serene festività e l’augurio di un felice anno nuovo. E speriamo che il 2016 sia l’anno del riscatto per la nostra, nonostante tutto, bellissima Città. Raffaele Scala.

Caro Maurizio, un altro anno sta per terminare e noi tutti non vediamo l’ora di far saltare i tappi dello spumante per salutare il novello 2016. Colgo l’occasione, quindi, di formulare i miei più sinceri auguri di Buone Feste a tutti gli amici di Libero Ricercatore, specialmente coloro che vivono lontano; in particolare abbraccio idealmente te e la tua famiglia. Un buon lavoro lo auguriamo tutti all’instancabile Redazione di Libero Ricercatore, fucina di idee e di successi. Con grande affetto. Antonello Ferraro.

Buone feste a Te Maurizio e a quanti continuano a credere nel “post fata resurgo”. Gelda Vollono. Continua a leggere

Paradosso stabiano

( a cura di Maurizio Cuomo )

Dando per scontato che tutti gli affezionati lettori di liberoricercatore.it conoscano la millenaria storia della nostra Castellammare, che più di una volta, superando periodi bui e disastrosi, si è rialzata fino a divenire la Castellammare dei bei tempi che furono, oggi vorrei sottoporre alla vostra attenzione un altro passo tratto dal “Cenno storico descrittivo…” del Parisi, datato 1842, per raffrontare, capire e valutare cosa, come e soprattutto perché sia cambiata tanto la nostra città, fino a divenire così decadente.

Il mercato a Castellammare (Giacinto Gigante - XIX sec.)

Il mercato a Castellammare (Giacinto Gigante – XIX sec.)

“Castellammare prossima alla capitale del regno di Napoli, in deliziosa posizione situata, luogo centrale pel commercio del mediterraneo la diresti nel regno seconda in rinomanza dopo la città di Napoli. Nel suo porto oltre a 1500 bastimenti approdano in ciascun anno ed il numero dei nazionali e degli esteri che a vivere deliziosamente i caldi giorni estivi assiduamente vi si reca i sei mila individui oltrepassa. Le più distinte persone civili e diplomatiche vi sono comprese e quelle di reale famiglia. La fama delle sue acque minerali e dei salutari suoi bagni, la eccellenza dei suoi viveri la rendono sommamente frequentata del paro che le vicine memorie romane la sua posizione il desiderato suo clima. La industria e la coltivazione vi sono nel miglior fiore – svegliati i talenti – amato il dotto sapere – gustate le arti belle – tutto la dice prossima ad essere del bel numero uno, cui degna e pur certo di aspirare. Belle strade deliziose passeggiate – decenti edifizi – buone chiese – alberghi – casini e tutto quanto al bel vivere si addice si trova in esso…”. Continua a leggere

I Re al cospetto della Natività

Il Presepe artigianale stabiese

articolo di Maurizio Cuomo

I Re al cospetto della Natività

I Re al cospetto della Natività

Nel Meridione ed in particolare nei paesi del napoletano, resiste ben salda e radicata la tradizione del presepe artigianale che ricorda in modo fattivo e suggestivo la Natività di Nostro Signore. Nel periodo natalizio, le famiglie ancora legate a questa antica arte, si mobilitano per omaggiare e onorare al meglio il sacro evento: il papà sistema i materiali per allestire nel modo più realistico possibile la nuova scenografia che dovrà ospitare i pastori, quelli conservati con cura perché già in uso da diverse generazioni; il primogenito ormai pratico “presepista” raccoglie il muschio per inscenare un profumato prato (che fonde il suo odore caratteristico a quello dei sugheri della struttura), che rievoca alla mente ancestrali ricordi e la suggestiva origine della Cristianità; la mamma rammenda un invisibile strappo alla veste della bellissima Madonna, un taglietto fortuito procurato in occasione del precedente Natale; il nonno esperto e saggio dà il consiglio giusto al momento giusto, un accorgimento prezioso che aggiunge un sapiente tocco di antico; e per i più piccoli che dire, fra: angeli, zampogne, pastorelli e pecorelle è una vera e propria festa, tutta la famiglia evade dalla solita opprimente frenesia giornaliera per stringersi in un unico, importante evento, il Santo Natale. Continua a leggere

Cantilene e filastrocche…

… nella tradizione stabiese

( a cura di Maurizio Cuomo )

“Cantilene e filastrocche, sono ricche di ritmo, rime ed assonanze, e proprio il non-senso è il loro pregio. Giocano sull’immediatezza, e sulla festosità del ridere. Quando si è perduto il contatto con la fonte letteraria (perché c’è sempre un “autore individuo”, anche se anonimo), a tutte queste stroppole (frottole), è difficile dare un senso logico, proprio perché negli anni la loro originalità, quasi sempre, finisce per essere contaminata con l’uso di un linguaggio moderno ( prof. Luigi Casale )”.

Cantilene e filastrocche

Cantilene e filastrocche

Interamente dedicata ai più piccoli e alle future generazioni stabiesi, questa rubrica annovera alcune tra le più antiche cantilene ancora in uso nella città di Castellammare di Stabia.

Ultima filastrocca inserita:

Garibaldi è juto ‘a guerra
s’è accattato ‘e caramelle,
se l’è mise int”o cazone,
è scuppiato ‘o pantalone

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vico Scaiano alle Fratte

Vico Scaiano alle Fratte

articolo di Maurizio Cuomo

 ( un altro vicolo di Castellammare destinato a sparire )

Non molti giorni fa, una nostra lettrice, la signora Licia Santonicola, sulla nostra pagina facebook ha chiesto notizie sul Vico Scaiano alle Fratte. Personalmente ignoro le motivazioni che hanno spinto la signora Licia a chiedere proprio il nostro aiuto, ma soprattutto ignoravo del tutto che sul territorio di Castellammare di Stabia (che penso di conoscere a sufficienza) vi fosse questo vicolo. La richiesta comunque mi intrigava e colpito dal fascino della ricerca, ho intrapreso, con i pochi mezzi a mia disposizione una sorta di ricerca. Ebbene, non avendo avuto alcun riscontro sui numerosi libri conservati nella nostra biblioteca, non avendo trovato citazioni di sorta nel preziosissimo stradario del prof. D’Angelo, né tanto meno tracce utilizzando “Google Heart”, ho deciso di scendere sul campo per condurre delle interviste a gente del posto. Inutile dire che tra i giovani non ho ricavato informazioni utili: stranamente anche i ragazzi di 20/30 anni cresciuti e residenti alle Fratte, non ricordano questo vicolo… nessuna tabella stradale che lo indicasse. La ricerca si è fatta così sempre più intrigante e difficile dal farmi pensare: “Possibile che il vicolo Scaiano sia solo una fantasia di una nostra lettrice?!”, poi chiedendo a delle persone anziane del posto, è venuto fuori, ciò che di qui a breve, avrò il piacere di riportare a futura memoria.

vico Scaiano alle Fratte

vico Scaiano alle Fratte (archivio liberoricercatore.it)

Vico Scaiano o quantomeno ciò che resta di esso, è esistito realmente! Il vicolo in questione (non sappiamo se trattasi di un’opera pubblica o privata), è a pochi metri dall’antichissima chiesetta di Santo Stefano protomartire, una stradina che in origine aggirava il ponte sul rivo di strada Fratte, passando per l’ingresso del villino Santonicola e del palazzo Cimmino; in tutto un percorso di circa 25 metri. Continua a leggere