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Faito: dai tralicci enel a Tralia

articolo di Maurizio Cuomo

Carissimi amici quest’oggi vorrei condividere con voi la bella escursione fatta domenica mattina, in compagnia del dott. Raffaele De Luca, noto medico di famiglia stabiese, appassionato come noi di natura e di camminate montane.

Traliccio Ovest

Traliccio sul versante Ovest

Dandoci appuntamento a Quisisana alle ore 7,00, quando ancora il sole non aveva del tutto riscaldato l’umida aria notturna, ben coperti ed equipaggiati del minimo indispensabile: cappellino di lana, un po’ d’acqua, roncola alla mano (lui), macchina fotografica (io), mandarini e qualche caramella, ci siamo incamminati ed abbiamo esplorato e portato a termine un percorso molto suggestivo, che con nostra assoluta soddisfazione ci ha anche regalato qualche bella sorpresa, ma andiamo per ordine: intenzionati a raggiungere il traliccio enel che serve il costone est del Faito e non essendoci riusciti in una precedente “sortita”, armati di pazienza, di passione e soprattutto di sana, caparbia curiosità (nessuno di noi due aveva mai fatto il percorso), siamo partiti dai piedi dello scalone di Fontana del Re, tagliando dapprima in trasversale il bosco di castagni di Quisisana, poi, imboccando il rinomato sentiero dell’Angelo, siamo giunti dopo diversi minuti di cammino al cosiddetto “Pertuso” in località Pizzo delle Monache, per poi raggiungere (a pochi passi) uno dei curvoni dello stradone del Faito. Continua a leggere

Patrimoni stabiani perduti

l’editoriale di Maurizio Cuomo e di Ferdinando Fontanella

Patrimoni stabiani abbandonati (foto F. Fontanella)

Patrimoni stabiani abbandonati (foto F. Fontanella)

Questa immagine fotografica ritratta martedì 27 ottobre 2015, dal nostro caro amico Ferdinando Fontanella, che ai più superficiali potrà sembrare la solita immagine di routine rintracciata sul web, attesta in maniera indiscutibile, che Castellammare di Stabia, possiede, ma non riesce a gestire il suo preziosissimo patrimonio.

Ebbene, se oggi facciamo un giro sui boschi o per le nostre montagne, di scene come queste ne possiamo vedere in una quantità disarmante, non scopriamo nulla di nuovo… eppure in questo periodo, un tempo a noi non lontano, ogni buon padre stabiese, portava i suoi figli in questo luogo benedetto da Dio e maledetto dagli uomini, per “respirare” una giornata di natura, accompagnando l’intimo momento famigliare con la raccolta delle castagne, che di lì a breve poi avrebbero allietato e arricchito il pranzo domenicale.

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Il Belvedere Avitabile

a cura di Maurizio Cuomo

Quest’oggi, seppur brevemente, trascrivo da “Generosa ossia Stabia al Secolo Nono”, opera risalente al 1859, scritta dal sac. D. Matteo Maria Rispoli, canonico della Cattedrale di Castellammare, parte di un racconto dal quale emerge a tratti anche la figura del Generale Avitabile e dell’opera da egli edificata, la cui sagoma, ancor oggi, si erge austera e maestosa.

Buona lettura a tutti. Maurizio Cuomo

Belvedere Avitabile - xilografia anno 1901 (coll. G. Fontana)

Belvedere Avitabile – xilografia anno 1901 (coll. G. Fontana)

Di fianco al poggio di Varano dalla parte occidentale s’erge maestoso qual suo emulo il Belvedere Avitabile, diviso dal primo dal torrente Cannitiello sulla cui destra avvi la strada di Scanzano, e quella di Gragnano sulla sinistra. Un tal poggio viene ora conosciuto sotto il nome di Avitabile, mentre prima era detto di Salaro, dal perché fu acquistato dal Generale Avitabile.1 Continua a leggere

  1. D. Paolo Avitabile, nato in Agerola il 25 di ottobre 1791, giunse con i suoi meriti e valore ad essere Primo Tenente di Artiglieria in Gaeta, poi giunto in Persia ottenne in grado di Colonnello di Armata per poi arrivare al 1827 al grado di Generale dell’Artiglieria e della Fanteria da cannoni. Morì ad Agerola il 28 marzo 1850.

Castellammare è ‘na tirata ‘e rezza!

l’editoriale di Maurizio Cuomo

Castellammare è 'na tirata 'e rezza!

Castellammare è ‘na tirata ‘e rezza!

Il Sindaco, di Castellammare di Stabia, avv. Nicola Cuomo, viene ufficialmente sfiduciato da 13 consiglieri e lascia la poltrona di primo cittadino. La notizia già nota da ieri, tiene banco nelle conversazioni odierne ed apre non poche perplessità sul futuro imminente: chi lo ha conosciuto bene ha sempre asserito che fosse una persona onesta, la controparte (quelli si sponda politica opposta), per bilanciare le cose, a più riprese hanno messo in evidenza la sua “incapacità”… Vai a capire se anche questa volta la verità era, come si suol dire, lì nel mezzo. Fatto è che ora Castellammare è orfana di chi dovrebbe essere un buon padre di famiglia e guidarla!!! Sperando in un drastico, capillare, rinnovamento politico, che ahimè, forse non vedremo mai, visto il ventaglio di aspiranti sindaci (purtroppo, non vedo persone oneste e capaci), mi sorge spontaneo un enigmatico dubbio: se nulla cambia, nella prossima “tirata di rezza”, chi “assummerà” a galla: un onesto incapace o un disonesto capace? Continua a leggere

La statua di San Matteo

tratto da “Stabiae e Castellammare di Stabia”*

Statua di San Matteo nel piazzale dell'omonima chiesa di Castellammare (foto Maurizio Cuomo)

Statua di San Matteo nel piazzale dell’omonima chiesa di Castellammare (foto Maurizio Cuomo)

La statua bronzea raffigurante l’Apostolo San Matteo, che si erge maestosa sul sagrado della Parrocchia omonima, a Quisisana, è opera d’arte delle maestranze stabiesi. Pare che essa trovi ispirazione dal S. Matteo di Guido Reni della Pinacoteca Vaticana.
La fusione su modello di creta approntato dagli scultori Giuseppe Tosques e Guglielmo Roehrsen, fu fatta nel Cantiere Navale di Castellammare, sotto la direzione del Capofficina cav. Giuseppe Puglia; e ultimata nell’officina congegnatori sotto la guida del Capotecnico cav. Angelo Sciacchitano. Continua a leggere