Due stabiesi e un napoletano nella Parigi della Belle Époque
di Giuseppe Zingone
Lo Scorso Luglio mi scrisse, una giovane cantante Lirica la quale chiedeva come poter reperire lo spartito di Denza 1, La Canzone della Polenta 2, giusto il tempo di contattare un collezionista esterno et voilà, una scansione tale da consentire, una buona performance a Lara Andriolo 3. La serata che l’ha vista protagonista, che ha avuto come tema principale la polenta, si è arricchita anche della “Canzone” del nostro Denza.
Le origini di questo cibo povero sono fortemente diffuse nel Nord Italia, ma anche al centro e nel Mezzogiorno esistono tutta una serie di piatti che utilizza granaglie varie per realizzare questo morbido e gustoso piatto. Un cibo molto simile alla polenta era conosciuto già dai romani e dai greci, fino a quando nel milleseicento si diffuse il mais (grano-turco) detto anche polenta gialla proveniente dalle Americhe. Il Veneto, la Val D’Aosta, il Trentino, il Piemonte, la Lombardia e così via discendendo l’Italia, si è nutrita di questo cibo per secoli, le varianti in cucina sono molteplici per esperienza ricordo la nostra variante partenopea “‘e Sgagliuozzoli” i mitici triangoli di polenta fritta venduti per strada ancora oggi.