articolo pubblicato ad agosto 2012
articolo di Maurizio Cuomo
( in memoria di Francesco, Luigi, Alberto e Costanzo )
Negli anni ’40, viene completato lo studio di una funivia che, partendo dalla stazione di Castellammare Centro, potesse raggiungere alla quota di 1100 m il Monte Faito, dove stava per sorgere, per iniziativa delle stesse S.F.S.M. (Strade Ferrate Secondarie Meridionali), un’importante stazione di soggiorno. L’ambizioso progetto, accantonato per il sopraggiungere della Seconda Guerra Mondiale, venne poi ripreso alla fine degli eventi bellici, nei cosiddetti “anni della ricostruzione”.
Sull’onda dell’entusiasmo, di questi anni, la Circumvesuviana diede inizio alla costruzione della funivia per il monte Faito, importantissima via di collegamento tra Castellammare di Stabia ed il nascente villaggio montano del Faito. I lavori iniziati sul finire degli anni ’40, terminarono ben presto ed il 24 agosto del 1952, venne inaugurato l’impianto con la prima corsa ufficiale. Era nata la funivia del Faito, dalla quale, sorvolando rasenti e quasi immersi nella lussureggiante vegetazione del Faito, si potevano contemplare le bellezze del Golfo, un mezzo innovativo di trasporto, che diede nuovo impulso alle mete turistiche e alle gite del fine settimana. L’eccezionale novità, fece in modo che negli anni a seguire si verificò un vero e proprio successo: gli avventori incuriositi ed affascinati dal moderno mezzo, accorsero in gran numero, fino a rendere il Faito, celebre per la frescura e l’intrinseca salubrità dell’aria.
L’armonia di questi anni, felici e spensierati, fatti di gite, escursioni e pic-nic, per i quali si verificava in ogni fine settimana estivo, una vera e propria transumanza di interi nuclei famigliari, fu però, interrotta bruscamente dalla tragedia occorsa il 15 agosto del 1960. Continua a leggere