Il melograno (Punica granatum) tradizionalmente associato al culto dei morti, è una pianta che mette un po’ tristezza. I frutti maturi arrivano sulle nostre tavole proprio nel periodo dedicato ai defunti. A scuola l’insegnante spiega che proprio a quest’albero, dai bei vermigli fiori, il figlioletto di Carducci, poco prima di morire, tendeva la pargoletta mano. Per concludere col mito classico che racconta come la giovane Persefone, per aver assaggiato pochi semi di melagrana, era costretta a vivere per sei mesi l’anno nel regno degli inferi in compagnia di Plutone. Tuttavia per i ragazzi che hanno studiato presso l’università della strada, da cui sono bandite tristezza, parafrasi e traduzioni, e la tradizione è solo l’occasione per assaggiare qualche sana leccornia. La melagrana, ‘o ‘ranato nel nostro dialetto, diventa materiale indispensabile per la realizzazione di una simpatica pipetta giocattolo. La pipparella che lo scugnizzo fuma per scherzo mentre impara ad essere grande. Continua a leggere
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La vegetazione del Distretto Stabiano
Con l’espressione: la vegetazione di un territorio, si indica l’articolato sistema di forme vegetali presenti nell’area considerata (territorio). “La vegetazione è dunque il complesso delle piante che vivono in un ambiente più o meno esteso, qualora si considerino realisticamente nel loro modo di aggregarsi” (Giacomini e Fenaroli., 1958).
Se consideriamo le piante isolatamente, ignorando le interazioni esistenti tra le diverse specie, ci stiamo occupando di una flora che nella sua forma minima non è altro che un semplice elenco di specie presenti in un area definita ( i due termini non andrebbero mai confusi!).
Il distretto stabiano si sviluppa in un’area intermedia tra il vesuviano e il complesso ‘Monti Lattari – Penisola Sorrentina’. La particolare posizione geografica, la peculiare forma del territorio e la composizione del suolo, le particolari e varie condizioni climatiche, offrono innumerevoli varietà di ambienti nei quali le specie per selezione naturale si sono adattate a vivere in reciproca relazione. Descrivere in modo esaustivo l’intricata rete di interazioni della vegetazione di un territorio così vario è impresa ardua, richiede rigorosa e vasta trattazione e non rientra nelle finalità di un articolo introduttivo. Accadrà quindi che focalizzeremo la nostra attenzione su aspetti intuitivi della vegetazione. Schematizzando possiamo distinguere delle porzioni di territorio nelle quali la vegetazione presenta precise caratteristiche omogenee, e così provare a descriverle. Continua a leggere
La chiocciolina sul percorso delle Acque
Con assoluto piacere si sottolinea che quest’oggi (venerdì 30 maggio 2014 – ore 18,00) al convegno interverrà anche liberoricercatore.it, nelle persone del dott. Giuseppe Plaitano e del naturalista Ferdinando Fontanella, ai quali sarà affidato il compito di illustrare brevemente la storia delle nostre “acque”, alcune curiosità e piccoli aneddoti a tema, fino ad arrivare alle problematiche dei giorni nostri.
Nel ringraziare “Slow Food“, per l’invito a collaborare (da noi accettato ben volentieri), è gradita l’occasione per invitare la cittadinanza a partecipare.
Escursione da Pozzano a Capo d’Acqua
Domenica 9 marzo 2014 escursione storico – naturalistica nel territorio stabiano e vicano con il CAI Stabia direttore di escursione Liborio Liguori cell. 3406667259 e il Gruppo “Escursionisti Stabiesi” di www.liberoricercatore.it capitanato dal naturalista Ferdinando Fontanella cell. 3333798707.
Il percorso prevede un’affascinante camminata lungo gli antichi sentieri nei monti tra Castellammare di Stabia e Vico Equense, passando per Pozzano e Capo d’Acqua. L’attività è gratuita ed aperta a tutti coloro che hanno un po’ di esperienza di camminate in montagna, difficoltà escursionistica. Dislivello: mt. 300, durata: circa 4 ore.
L’appuntamanto è fissato per le ore 9.00 in Piazza Unità d’Italia (P.zza Vesiviana) a Castellammare di Stabia. Da piazza Vesuviana ci dirigeremo a piedi verso Pozzano, da dove imboccheremo l’antico sentiero che ci condurrà a Vico Equense passando per Capo d’Acqua. Durante il percorso il naturalista Ferdinando Fontanella darà interessanti spiegazioni circa gli aspetti della fauna e della flora dei luoghi che percorreremo. Il ritorno è previsto in Vesuviana da Vico Equense.
L’eventuale partecipazione è libera e gratuita, i partecipanti sollevano quindi da ogni responsabilità gli organizzatori che si riservano la possibilità di rimandare l’incontro a data da destinarsi in caso di condizioni meteo avverse.
Premesse – Escursionisti stabiesi
( l’impegno di vivere, salvaguardare e promuovere il nostro ambiente )
Escursionisti stabiesi
Ideata da un gruppo di appassionati ricercatori locali, questa rubrica propone studi storico naturalistici ed itinerari escursionistici, fruibili sul territorio stabiese. Il gruppo escursionisti stabiesi, annoterà in questo “diario aperto” le esperienze di ricerca e gli studi effettuati sul territorio locale (Faito e Monti Lattari), al fine di condividere con tutti voi le interessanti esperienze maturate.
Premesse
Le escursioni organizzate dal mini-gruppo di ricerca “Escursionisti Stabiesi”, sono gratuite, ed aperte a tutti. Ad esse può partecipare chiunque abbia compiuto il diciottesimo anno d’età ed abbia un po’ di voglia di camminare e il desiderio di scoprire e/o riscoprire il territorio stabiano. La partecipazione alle nostre escursioni essendo gratuita e di aggregazione volontaria, solleva il gruppo organizzatore e i collaboratori che vi prendono parte, da qualsiasi tipologia di responsabilità derivante da eventuali infortuni o incidenti. Per i minori è richiesto l’indispensabile accompagnamento dei genitori.
Le nostre escursioni non sono finalizzate alla pura e semplice “camminata”, il gruppo si prefigge come scopo principale quello di abbinare alla passeggiata anche momenti di studio sul campo, ricerca e scambio di opinioni e conoscenze. Per l’equipaggiamento (salvo espressa nostra indicazione), generalmente non è richiesto nulla di particolare, se non un abbigliamento funzionale e adatto alla persona, al periodo dell’anno e alle caratteristiche del percorso escursionistico; a tal fine è sempre consigliabile vestirsi a strati (maglietta a maniche corte, felpa, giacca a vento e se occorre impermeabile), sicuramente il modo più pratico per affrontare qualsiasi situazione, per poter togliere o indossare agevolmente un capo d’abbigliamento e non soffrire mai il caldo o il freddo; completano il vestiario pantaloni pratici e antistrappo (i comunissimi jeans vanno più che bene), e un paio di scarpe comode e antiscivolo.
Lo zainetto è bene che contenga solo lo stretto necessario (una maglia di ricambio è sempre consigliata), un po’ d’acqua, una merenda leggera e nutriente, un coltellino multiuso e un piccolo kit per il pronto soccorso; in inverno un cappellino di lana e un paio di guanti, in estate un berretto, una crema solare e un buon repellente per insetti; insomma tutto quello che può servire purché non renda la camminata troppo faticosa per l’eccessivo, quanto inutile peso trasportato.
La partecipazione alle nostre camminate/studio è aperta anche agli inesperti, in quanto non è richiesta nessuna particolare esperienza o dote “alpinistica”, quello che conta è avere voglia di camminare e di riscoprire il legame che ci lega alla natura, al territorio e alla nostra storia. Spero vivamente che questa breve, doverosa premessa, incoraggi quantomeno qualcuno ad avvicinarsi a questa bellissima pratica.
Ferdinando Fontanella, naturalista e “liberoricercatore”.
Per info e contatti: escursionististabiesi@email.it