Gli anni ’30 a Castellammare
( nei ricordi dello stabiese Gigi Nocera )
Non so indicare quando è nato questo mestiere, ma ricordo molto bene chi, nella zona dove abitavo da bambino/giovinotto, lo esercitava con grande perizia. Intanto spieghiamo bene che ‘o solachianiello era il ciabattino, colui che aggiustava le scarpe che incominciavano a manifestare i primi segni dell’usura.
Quello che ho conosciuto io, esercitava in Via Santa Caterina, a destra per andare alla Fontana Grande, subito dopo l’Arco della Pace.
Era un ometto piccolo e segaligno e in quel “basso” aveva casa e bottega. Chi esercitava questo mestiere era benedetto dalle famiglie numerose e con scarso reddito. Continua a leggere