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La Reggia di Quisisana, cartolina, collezione privata Giuseppe Zingone

Palazzo Reale di Quisisana

Palazzo Reale di Quisisana* – breve storia e vicissitudini

( Giovanni Celoro Parascandolo )

Palazzo Reale di Quisisana

Palazzo Reale di Quisisana

Fu iniziato da re Carlo II d’angiò nell’anno 1285; in detto anno si ritrova come sopraintendente delle fabbriche lo stabiese Giovanni Vaccaro1. La costruzione si protraeva ancora nell’anno 1309 anno in cui il re Roberto d’Angiò ordinava di pagare grana 10 al giorno al suo familiare Ottone de Crispaco da parte della R. Curia, perchè il detto era preposto alla costruzione del suo reai palazzo2. Continua a leggere

  1. Parisi – Cenno storico su Castellammare di Stabia.
  2. Archivio Storico per le Province Napoletane anno 1886.
Editto Borbonico (coll. Gaetano Fontana)

Quando a Quisisana si promulgavano le leggi

a cura di Maurizio Cuomo

E’ bella la nostra Castellammare! Le innumerevoli peculiarità che da sempre la caratterizzano (patrimonio concesso dal buon Dio, che abbiamo ereditato dai nostri avi), ahimé, raccontano il passato di una città splendida; un tempo rinomata anche all’estero. A seguire, per giusta conoscenza, presento ai tantissimi affezionati lettori, una “chicca” storica (mi si lasci passare il termine), destinata altrimenti a riempire ulteriormente il dimenticatoio (quell’assurdo contenitore dei bei ricordi perduti) di uso comune nella società attuale, sempre più miope e frettolosa.

Quisisana - 29 agosto 1830 editto borbonico (coll. Gaetano Fontana)

Quisisana – 29 agosto 1830 editto borbonico (coll. Gaetano Fontana)

Ogni buon stabiese, sa che Qui-si-sana (toponimo che nel suo intrinseco celebra l’aria fine e salubre stabiese), era il luogo prediletto dai reali per trascorrere le vacanze… pochi invece sanno che per l’intero periodo estivo, Castellammare diveniva di fatto una sorta di seconda capitale del regno, poiché il Re spostandosi nella nostra reggia collinare, “trainava” con sè (per alcuni mesi) l’intera corte.

Prova di ciò ci viene fornita da un raro editto di re Francesco I (facente parte della collezione dello stabiese Gaetano Fontana), nel cui dettaglio ripreso a seguire facciamo notare che fu concepito il dì 29 agosto 1830 a Quisisana.

Dettaglio

La presente intuizione/teoria, se fosse esatta, nel suo piccolo aggiunge ulteriore prestigio alla già ricca ed affascinante storia della nostra Castellammare, che un tempo non solo (come tutti sanno) diveniva residenza estiva dei reali, bensì vero e proprio quartier generale del Re.

 

Palazzo Reale di Quisisana

Palazzo Reale di Quisisana

Palazzo Reale di Quisisana
( a cura del prof. Giuseppe D’Angelo, testo tratto da: “Rivivi la Città” )
Palazzo Reale di Quisisana

Palazzo Reale di Quisisana

Già nel 1268 esisteva a Quisisana la casa di re Carlo I d’Angiò. E poiché gli Angioini avevano conquistato il Regno di Napoli soltanto due anni prima è ipotizzabile che la costruzione del Palazzo Reale possa risalire, quanto meno, agli Svevi (Federico II?).
Dopo lo splendore conosciuto durante il periodo angioino (1266 – 1442), una lunga notte calò su tale complesso.
Anche i napoleonidi Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, re di Napoli, abitarono con continuità a Quisisana. Carolina Bonaparte, sorella di Napoleone e moglie del Murat, vi soggiornò a lungo.
In seguito all’unificazione d’Italia, la tenuta passò tra i Beni Riservati della Corona di Casa Savoia, trasferita poi al demanio dello Stato. Nel 1879 fu acquistato dal Comune di Castellammare di Stabia. Da tale data, e fino alla metà degli anni ’60, il Palazzo Reale venne dato in concessione a privati per uso d’albergo. Finito il periodo che ha visto la nobile struttura oggetto e sito ideale di ristorazione, l’immobile venne abbandonato per arrivare ai giorni nostri allo stato di rudere. Dopo numerosi anni e un lungo trattamento di restaurato, oggi Palazzo Reale è interessato da numerosi progetti ed è quasi pronto ad ospitare il museo cittadino e un’Accademia di Restauro di altissimo livello.