Uno degli aspetti più affascinanti e caratteristici di un popolo sono le leggende. Racchiudono gran parte del patrimonio culturale appartenente alla tradizione del racconto orale e spesso nascono per spiegare un fatto altrimenti inspiegabile e per questo mescolano il reale al meraviglioso.
Tra le tante leggende dell’area “torrese-stabiese” una delle più affascinanti riguarda lo scoglio di Rovigliano, il piccolo “isolotto” che si trova di fronte alla foce del fiume Sarno, ed è legata alla figura mitologica dell’eroico Ercole. La tradizione vuole che attorno al 1239 a.C. Ercole di ritorno dalla Spagna, dopo aver compiuto la decima delle dodici fatiche, approda in Campania. Nella regione fonderà diverse città tra cui Ercolano e Stabiae, quest’ultima fu edificata dal figlio di Zeus quando staccò la cima del Monte Faito e la scagliò in mare dando origine così allo scoglio di Rovigliano, un tempo detto, appunto, la Petra Herculis. Questa storiella una verità la racconta, Rovigliano è veramente la “cima del Monte Faito”, infatti come il gigante dei Monti Lattari anche la Petra Herculis è costituita da bianche rocce sedimentarie, calcari e dolomie (chimicamente dei carbonati di calcio e di calcio e magnesio). Questa evidente “somiglianza litica” deve essere apparsa inspiegabile ai primi che l’hanno notata, ed è probabile che per dare una risposta a questo enigma sia nato il mito dell’Ercole nostrano. Continua a leggere