Scennènno ‘e notte
( di Francesco Palmieri – da “Suonne e ricordeˮ )
( di Francesco Palmieri – da “Suonne e ricordeˮ )
( di Francesco Palmieri – da “Penziere d’ammoreˮ )
le poesie del dott. Tullio Pesola
Le acque delle sorgenti della nostra Città esistono, forse, da sempre, e da sempre continuano a donare benessere grazie alla loro naturalità ed alle particolari caratteristiche chimico-fisiche e batteriologiche che le rendono essenzialmente tollerabili ed apprezzate, nonché utilizzabili per fini terapeutici. Possiedono, infatti, svariate proprietà medicinali. Assunte nelle dosi consigliate da medici specialisti nel settore, producono ad organi o apparati effetti benèfici che si protraggono nel tempo.
Che via vai for’ ‘o Muolo
ca ‘ncè stev’albanno juorno!
Stev’ ‘a fil’ ‘e ll’acquaiuoli,
‘nnanz’ ‘e Terme e tutt’attuorno.
Accustat’a cant’ ‘e muro
‘e carrett’ ‘e damigiane.
Er’ancora tutt’oscuro,
secchi e imbuti dint’ ‘e mane.
Il Faito
( Nicola Amabile )
Come un gigante generoso e grande
che veglia vigile sulla Città, o Faito,
verdeggiante e austero t’ergi eterno
sull’incantato golfo di Stabia.
In dolce degradar di clivi
si stende il tuo verde manto
a specchiar gli alberi annosi
nel Tirreno azzurro.
Mi piacerebbe inserire in rubrica un’altra delle mie composizioni. Complimenti ancora per l’ottima tenuta del sito.
Eduardo Martone
Ho 16 anni e passeggio da solo al buio per il lungomare di Castellammare; il cielo è stellato, la luna piena, una musica struggente fa da sottofondo ai pensieri, una coppia di innamorati cercano in un vicolo solitario un posto dove appartarsi, un grillo canta…..come può non iniziare la danza della fantasia?
La luna ha sempre intrigato l’uomo ed è con lei che comincia un colloquio intimo che dura poco tempo perché una nuvola chiara copre la luna, i piedi ritornano sulla terra e la realtà riprende il posto che per pochi minuti aveva prestato alla fantasia.
‘Nta ll’onne ‘e ‘stu mare ‘ncantato,
se specchiano stelle e lampare!
Ch’addore! Che cielo affatato!
… Che bella ch’è Castiellammare!
E chesta serata d’abbrile?
Che luna!…Che cielo stellato!
Pe’ ll’aria ‘na musica doce
‘o core me fa ‘ntennerì. Continua a leggere