Invio (la prima di) due poesie su Castellammare, tratte da “La ruggine degli aghi”, Manni editore, 2012, di cui sono autore. Cari saluti.
Raffaele Ragone
Via delle Spese
Fatta è di chiese
questa antica strada
che a me fanciullo
la vita dolce rese.
Via del Gesù
(oggi non so se fosse il vero nome)
era meglio chiamarla
via delle Spese,
perché ci compravamo
a mille lire il giorno
la nostra vita per un mese.
Al mare si scendeva
dal palazzo spuntatore,
che da case assopite
mandava al far del sole
l’intimo incerto odore.
Via del Gesù
per inattesi anfratti
si stendeva sconnessa
di pietre levigate
al nostro andare.
V’è rimasto, credo,
(ancora ne sento la voce)
l’ultimo banditore,
e di povere raganelle sventrate
ancora strazia il venditore
col suo secchio di morte.
Via delle Spese.
nei suoi portoni adesso,
mentre su ruote la riesploro,
nasconde lunghe attese
di fanciulli presi al gioco.
Non la lasciate, piccoli,
quella prima scintilla:
presto verrò a cercarvi
(sarò solo un fantasma),
ad implorarvi d’essere ancora,
io che vi ho tradito,
vostro compagno di fughe.
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