Ariete torpediniere LOMBARDIA in soccorso della popolazione brasiliana colpita da febbre gialla nel 1895
articolo di Antonio Cimmino
Il pattugliatore “Diciotti” della Guardia Costiera, di cui oggi si sente tanto parlare, non è l’unica nave varata a Castellammare distintasi in operazioni umanitarie. Nel corso dei secoli, altre unità costruite a scopo bellico, hanno partecipato, con i loro equipaggi, ad azioni a favore di popolazioni in ogni parte del mondo.
Una tra queste, era l’ariete torpediniere Lombardia progettata dal generale ispettore del Genio Navale, il napoletano Edoardo Masdea (che fu Direttore anche del regio cantiere di Castellammare di Stabia) e varata il 12 luglio 1890.
Il Lombardia, dopo molte crociere nel Mediterraneo, il 17 ottobre 1895 salpò per l’America Meridionale e arrivò a Bahia il 18 novembre ed a Rio de Janeiro il 17 dicembre. Qui si trovò nel bel mezzo di una epidemia di febbre gialla che mieteva migliaia di vittime tra la popolazione. Spinti dalla solidarietà e da altruismo, caratteristiche di tutti i marinai, l’equipaggio della nave si adoperò per soccorrere gli ammalati. Ma ben 137 marinai contrassero la pestilenza e morirono. A ricordo del loro sacrificio, il Circolo Operaio e la Società Italiana di Beneficenza e di Mutuo Soccorso di Rio, nel 1901 eressero nel cimitero di Cajù, un monumento. Un obelisco sormontato da una statua rappresentante l’Italia con alla base un’altra statua di un marinaio con la bandiera ammainata, da più di un secolo testimoniano l’eroismo dei marinai del Lombardia. Continua a leggere