“Se non potessi vendere legname e fascine e non avessi pietra da farne calce, col legname fa’ carbone, e le fascine e i sarmenti che ti avanzeranno bruciali sui terreni da coltivare, e poi seminaci papaveri” (Marco Porzio Catone [ 234 a .C. – 149 a .C.] in “De agricoltura”)
È intenzione di chi scrive affrontare la questione del governo dei boschi cedui che crescono sui monti di Castellammare di Stabia.
Purtroppo la mancanza di una seria politica della gestione delle risorse boschive, l’assenza pressoché totale dei controlli degli enti preposti alla tutela del territorio, la scellerata avidità dei proprietari dei boschi e la tragica perdita delle antiche e assennate tradizioni culturali che regolavano il governo dei cedui, hanno generato una situazione drammatica che ha seriamente compromesso la funzione ecologica e paesaggistica dei boschi ed ha inoltre innescato potenziali e gravi situazioni di pericolo per la pubblica incolumità. Continua a leggere