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La “Villa di San Marco”

articolo di Associazione Stabiae 79 A.D.

La “Villa di San Marco” è un complesso residenziale localizzato sul ciglio del pianoro di Varano nella città di Castellammare di Stabia, che prende il nome da una cappella intitolata al santo evangelista, costruita nella seconda metà del 1700. Questa meraviglia, considerata tra le più grandi e belle dimore dell’area vesuviana, si estendeva per circa 11.000 mq, di cui solo 6.000 riportati alla luce.
Le prime opere di scavo furono eseguite in epoca borbonica tra il 1749 e il 1754, sotto la direzione dell’ingegnere svizzero, Karl Jacob Weber (attraverso la realizzazione di cunicoli sotterranei), successivamente riprese tra il 1950 e il 1962, ad opera del prof. Libero d’Orsi, preside della scuola media “Stabiae” a Castellammare di Stabia e appassionato di archeologia e scrittura.

ingresso della Villa di San Marco

(ingresso della Villa di San Marco)

Il primo impianto della struttura è riconducibile alla prima età augustea, anche se ha subito diverse trasformazioni in età claudia. Infatti furono aggiunti diversi ambienti panoramici al nucleo originario dell’atrio tetrastilo ionico, quali il giardino con triportico e piscina, e il porticato superiore con colonne tortili. Molte zone della ‘villa‘ ad oggi risultano ancora interrate, come l’ingresso principale con annessa strada, che dava su un cortile porticato da cui si accedeva al tablino e quindi all’atrio tetrastilo su cui si aprono quattro cubicoli. Continua a leggere

Plinio torna a Villa San Marco

Plinio torna a Villa San Marco

di Corrado Di Martino 22-09-2019

Nelle giornate di venerdì 20 e sabato 21 settembre, a Villa San Marco si è disputato un evento unico nella stagione culturale stabiese: – L’Ultima notte di Plinio –; una rappresentazione teatrale del Gruppo Itinerari Storici Alchemico a Napoli, su idea di Antonluca Paduano, Vice Presidente dell’Associazione Stabile 79 a.D. . Una rivisitazione de’ “the Last Days of Pompeii”; in cui si immagina che Edward Lytton in preda alle droghe, si immedesimi nell’Ultima notte di Pompei (Stabia), nelle vesti di Plinio il Vecchio. Una volta desto, Edward, ricordando perfettamente la vicenda, ne scriverà un attento resoconto fra storia, visioni fantastiche e realtà.

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Leda

La Leda

a cura di Martina Cesarano

La Leda è un affresco proveniente dagli scavi archeologici di villa Arianna ritrovato nel 1759, da Karl Jakob Weber, a seguito delle esplorazioni archeologiche effettuate nella città di Stabiae per volontà dei Borbone.

Leda

Leda

L’affresco, risalente alla prima metà del I secolo, in epoca imperiale, è stato rinvenuto al centro di un cubicolo della villa (probabilmente una zona dedicata alle donne) in cui vengono raffigurate altre tre figure femminili: Flora, Medea e Diana (ognuna delle quali occupava un pannello diverso.

Le donne sono raffigurate su uno sfondo verde e blu, tema ricorrente nella pittura greco – romana. Leda è ritratta a seno nudo, con le vesti mosse al vento (che cerca di trattenere con una mano) e trattiene un cigno bianco con il braccio sinistro.

L’affresco, probabilmente trae ispirazione dai ritratti delle Menadi danzanti della villa di Cicerone a Pompei, venne poi staccato dalla sua collocazione originale e portato all’interno della collezione reale. Oggi è conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Archeologia a Quisisana e Incontri di storia

Comitato Scavi di Stabia

ARCHEOLOGIA A QUISISANA e INCONTRI DI STORIA
23 e 24 maggio 2014

Comitato Scavi di Stabia

Comitato Scavi di Stabia

Prende il via venerdì prossimo a Castellammare il programma ARCHEOLOGIA A QUISISANA E INCONTRI DI STORIA a cura del Comitato per gli Scavi di Stabia, che si tiene nell’ambito del “Maggio dei Monumenti – Castellammare d’autore”. Il programma è promosso il collaborazione con l’Azienda di cura soggiorno e turismo di Castellammare di Stabia. Tre gli appuntamenti in calendario:

Palazzo reale di Quisisana – Venerdì 23 maggio 2014, ore 11,00
GIUSEPPE D’ANGELO (Comitato per gli scavi di Stabia)
“Le fonti letterarie per la storia di Stabiae”

Sabato 24 maggio 2014, ore 11,00
MARIA VALLIFUOCO (Università degli studi “Aldo Moro” di Bari)
“Le coppe di ossidiana da Stabiae al Museo archeologico nazionale di Napoli: materiale e tecnica” Continua a leggere