Un settembre stabiese
Aniello Lascialfari racconta
Si ringrazia il prof. Luigi Casale per la preziosissima revisione di bozza
E’ stato bello quest’anno il settembre pieno di sole. Ha fatto accorrere tanta gente ad affollare i nostri lidi ghiaiosi, da dove affiorano scogli sommersi. Ad un occhio attento, al mattino presto o nel tardo pomeriggio prima del tramonto, non sfuggono alla vista branchi di cefali dal corpo affinato e gentile che si muovono in questo specchio di mare pulito, odoroso d’alghe, e alimentato da acque sorgive rese visibili attraverso le bollicine che salgono dal fondo. Queste piccole sorgenti sprigionano grumi solforosi che restano in sospensione nell’acqua finché non si esaurisce la spinta della pressione; per precipitare poi sul fondo sabbioso, creando quel caratteristico strato biancastro che volge al grigio. Per chi si bagna in questo mare è come fare una cura termale per la pelle, che si aggiunge alla globale talassoterapia; oltre agli altri benefici delle vie respiratorie, grazie all’acqua che entra in bocca e nel naso. La battigia è formata da ciottoli come confetti, levigati: una ghiaia che t’invita a sdraiarti e distenderti al sole. Continua a leggere