Gli anni ’30 a Castellammare
( nei ricordi dello stabiese Gigi Nocera )
Mio zio Luigi Nocera, che faceva il calafato nel cantiere navale, lo chiamavano Luigi “ciente mosse” perché quando parlava le sua parole erano illustrate da una gestualità pittoresca e caratteristica. Che cessava soltanto alla fine del suo dire. Io ero un bambinetto di 10/12 anni e vi assicuro che vederlo era un vero spettacolo. Naturalmente sto parlando degli anni precedenti l’ultima guerra e cioè nel 1930/1935.
Gigi Nocera