l’editoriale di Maurizio Cuomo
Carissimi, quest’oggi vorrei sottoporre alla vostra attenzione un mio personale pensiero, che spero, possa aprire qualche nuovo spunto di riflessione. Ebbene, in mattinata nella rubrica “Copertina di satira stabiese” ho pubblicato una immagine, a mio giudizio, molto significativa, che riprendeva, almeno a prima vista, uno scorcio dell’ex arenile di Castellammare.
Con estrema sorpresa, la suddetta immagine, seppur accattivante nell’accostamento di colori ed inquadratura, sembra che non abbia sortito “entusiasmo” in chi normalmente anima con un suo personale commento, i contenuti da noi proposti anche su facebook (circa 6.000 utenti fan).
L’andamento a rilento e incerto dei “MI PIACE” (solitamente i nostri post raggiungono le 3.000/4.000 visualizzazioni con picchi anche di 20.000 click), mi ha convinto a esternare, subito e a caldo, il forte dispiacere nel constatare quanto, involontariamente, il cittadino medio stabiese sia stato plagiato nel tempo, dal lassismo e dall’immobilismo di chi ha letteralmente abbandonato e abusato il nostro territorio. Dico ciò perché nella statistica odierna, purtroppo, leggo solo triste rassegnazione.
Rassegnazione di tutti noi, nel vedere una Castellammare sempre più brutta, trascurata ed abbandonata, scene ormai di ordinaria quotidianità che offuscano il bel ricordo di una “città” finanche a confondere il surreale con la realtà.
Chi di noi ricorda l’arenile? Quello fatto di “rena” nera vulcanica?! Penso pochi… forse qualche anziano, perché nel tempo la “rena” è sparita, ha lasciato posto ad una sorta di miscuglio terroso e rifiuti di ogni genere, poi coperti da sterpaglie varie, fino ad arrivare ai giorni nostri, con la preclusione totale per dei lavori (infiniti ed interminabili). Continua a leggere