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‘O pizzico ‘ncopp”a panza

( articolo di Maurizio Cuomo )

Telecom

Telecom

Un piccolo sacrificio in nome del progresso, è questo che oggi viene richiesto alla cittadinanza stabiese. Come spero molti sapranno, Telecom Italia sta lavorando per realizzare a Castellammare di Stabia una rete in fibra ottica e rendere così disponibili servizi innovativi a cittadini e imprese. L’iniziativa rientra nell’ambito del programma per fornire connettività a banda ultralarga in 119 comuni della Campania (circa 3.100.000 di abitanti) al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea.
Telecom Italia si è aggiudicata, il Bando per la Regione Campania emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico che prevede un finanziamento pubblico di 118 milioni di euro grazie all’utilizzo dei fondi europei FESR.
Nell’ambito di questo programma, Castellammare di Stabia è tra i primi comuni italiani dove attualmente è in corso la realizzazione della rete ultra broad band di nuova generazione che prevede la posa di svariati chilometri di cavo in fibra ottica per collegare gli armadi stradali alle rispettive centrali.

Relativamente ai suddetti lavori di adeguamento, in questi giorni mi è capitato di assistere a numerose polemiche sterili e assolutamente non obiettive. Ebbene, avendone sentite di cotte e di crude, non potevo esimermi dal documentarmi per capire più approfonditamente e fare un po’ di chiarezza.

Ebbene, ecco le mie personali osservazioni, che spero, aiutino a chiarire le idee e soprattutto a sedare l’atavico malumore che attanaglia i saputelli ed i criticoni di turno che purtroppo, sempre e comunque, sparlano ad oltranza. Continua a leggere

Scoglio di Rovigliano, mini cartolina virata

Collezione privata Giuseppe Zingone

Collezione privata Giuseppe Zingone

La nostra città, Castellammare di Stabia, è per chi vi vive e soprattutto per chi è dovuto andare via da essa, “il luogo del cuore”. Chi ama questa Città non può non avere un sentimento diverso da questo. Luogo unico al mondo dove si fondono storia, arte, cultura, paesaggi incantevoli, mare, monti, quasi un santuario naturale.

Anche un grande letterato come Alfredo Panzini non rimase immune da tali spettacoli durante la sua permanenza a Castellammare: “…Per passare mattana e vincere la malinconia, il bidello, un caro giovane, proprio romano de Roma, mi faceva trovare -dopo scuola- un ciucciariello sellato per me, e uno per lui; e così andavamo in quei troppo ai miei occhi smaglianti tramonti, lungo quel troppo azzurro mare Tirreno, a Vico, a Sorrento, o su a Quisisana e a Gragnano, dove rivedo ancora i festoni degli spaghetti e delle lasagne ad asciugare per le vie, e il rubino del vino saporitissimo: io don Chisciotte e il bidello Sancio”. (estratto da: Scuola Media Statale A. Panzini, 1964-1994, Castellammare di Stabia, Maggio 1994, interno di copertina).

È anche vero che la nostra cara Città, ha subito notevoli cambiamenti in questi ultimi decenni, e non sempre questi sono stati positivi e benefici; se ciò amareggia non ci impedisce, però, di guardare avanti con un discreto ottimismo, fosse pure per la nostra intrinseca napoletanità. Ad ogni modo volevo offrire a chi visita questo splendido sito di rivedere la “Città delle Acque” in cartolina, si tratta di una piccola collezione che a fatica ma con passione ho raccolto qua e là, soprattutto dove vivo a Roma. Cartoline recenti, altre invece, dei veri gioielli centenari, spesso molto rovinate, ciononostante, perderle o non comprarle costituirebbe, un delitto, una ulteriore lacuna di memoria storica. Sono anche consapevole che gli appassionati di questo genere di collezionismo non sono pochi, e potrebbe rivelarsi utile la collaborazione di altre persone. Come ogni città ha le sue immagini ed ogni immagine è frammento di un mosaico più grande, potremmo insieme restituire a Castellammare di Stabia, un po’ dell’amore che per secoli ci ha donato: i suoi luoghi, gli usi, i costumi, le tradizioni, i volti, facendo crescere in tal modo la nostra “umanità”.

06/Agosto/2004

06/Agosto/2014

Sono passati ben dieci anni dalla prima volta che insieme a mio cugino Maurizio pubblicammo sul Liberoricercatore la prima raccolta di Cartoline della Città di Castellammare di Stabia. Raccolta che nacque quasi per caso, mi trovavo infatti nel salone della Parrocchia di Santa Maria della Pace, quando ci vennero recapitate due buste stracolme di immaginette di santi, qualche libricino tra queste una mini cartolina virata dello scoglio di Rovigliano, e una della Basilica di Pozzano.

Scoglio di Rovigliano, mini cartolina virata

Scoglio di Rovigliano, mini cartolina virata

Il mio interesse per la storia di Castellammare era già vivo, molte le escursioni e l’interessamento per tutto quello che destava meraviglia e stupore, tanta storia attraversata quotidianamente ma troppo spesso ignorata. Iniziai a collezionare così innumerevoli cartoline tenendo sempre in considerazione nella ricerca fatta nei piccoli mercati principalmente che bisognava come in una tesi cercare di distaccarsi il meno possibile dal tema principale Castellammare di Stabia.

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Concorso fotografico “Cieli d’Italia”

Cieli d’Italia” è un concorso fotografico nazionale indetto dal Touring Club Italiano per raccogliere un racconto per immagini che celebri con una prospettiva inconsueta la bellezza del nostro Paese. Gli organizzatori invitano a guardare in alto verso i cieli che fanno da cornice ai paesaggi più belli d’Italia (tesori della natura, patrimonio artistico e quant’altro possa caratterizzare le tracce della nostra storia millenaria). Nell’ottica di mettere in evidenza e di poter far conoscere ad un più vasto pubblico anche un bel paesaggio che riguardi la nostra Castellammare di Stabia, la redazione di liberoricercatore.it, raccogliendo l’invito del TCI si candida con “Il Cielo e lo scoglio d’Ercole”, un suggestivo scatto fotografico che riprende lo scoglio di Rovigliano, incorniciato in uno splendido tramonto.

Il Cielo e lo scoglio d'Ercole (foto Maurizio Cuomo)

Il Cielo e lo scoglio d’Ercole (foto Maurizio Cuomo)

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Una veduta di Castellamare… a Villa Torlonia

la sala

la sala

Gli spunti di ricerca e la stampa d’epoca di confronto sono del collezionista stabiese Gaetano Fontana, che ringraziamo unitamente al giornalista Dario Sorrentino (per le preziose informazioni concesse) e al sig. Federico Starace (per l’indispensabile collaborazione prestata e per la gentilissima concessione delle immagini fotografiche ritratte in loco). Che Castellammare fosse nota per le “Acque”, i “Cantieri” e le tantissime altre peculiarità che la rendono Città unica Continua a leggere

Suor Elisabetta Jacobucci

a cura di Suor Agnese Scelzo
Vice Postulatrice per la Causa di Beatificazione

SERVA DI DIO
Suor Elisabetta Jacobucci
francescana alcantarina
( 1858 – 1939 )
( nel 70° anniversario della morte di una mia consorella esemplare )

Suor Elisabetta Jacobucci

Suor Elisabetta Jacobucci

Da una attenta rivisitazione della figura di questa, non comune, suora alcantarina, attraverso i dati che la collocano nella Congregazione, di cui fu figlia, e nei tempi della società non facile in cui si trovò a operare e, soprattutto, seguendo le movenze della grazia che la conduceva in aderenza alla “norma della vita” dettata dal canonico Vincenzo Gargiulo alle sue figlie, ci si accorge presto di trovarsi davanti ad una consacrata di grande rilievo spirituale, certo, meritevole di essere additata ad esempio da imitare, come fa la Chiesa con i suoi santi.
Nelle Costituzioni, date dal Gargiulo alle suore alcantarine, è raccolto tutto lo spirito del miglior Francesco d’Assisi nella società in cui queste nuove religiose avrebbero dovuto interpretare la novità di vita che portavano. Continua a leggere