Archivi tag: stabiese

Figure e personaggi del cantiere navale

Caro Maurizio, ti invio alcuni ritratti di personaggi e situazioni del cantiere navale di una volta. Mi sono venuti a mente in questi giorni e li ho subito trascritti per non dimenticarli.

 Antonio Cimmino

italcantieri

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Zazà il poeta
Lorenzo era un manovale del cantiere con l’hobby della poesia, almeno come affermava lui. La sua più famosa composizione, che recitava sempre a richiesta, tra l’ilarità generale, era “’O mare e tu” e così diceva: “E’ bello ‘o mare, ‘o mare è bello, comme a tte”. L’uomo era vedovo e, ogni qualvolta si nominava la buonanima, si toglieva il cappello. Naturalmente i compagni di lavoro, con malizia, decine di volte al giorno, gli ricordavano la moglie per assistere al suo scappellamento.

Fafino
Fafino era un saldatore elettrico non troppo affezionato al suo lavoro. Quando furono costruiti i traghetti, con doppio fondo molto angusto, di fronte alle titubanze degli operai ad infilarsi nei passi d’uomo per saldare i madieri e i correnti, egli si offerse volontario. Entrato carponi, subito dopo accusò un malore per cui i compagni di lavoro lo estrassero subito. Aveva la bava alla bocca. Si seppe poi che aveva ingerito del citrato di magnesio per simulare la schiuma. Il capo operaio, da allora, gli proibì di saldare nel doppi fondi dei traghetti. Continua a leggere

Lo Scoglio di Rovigliano

( articolo di Maurizio Cuomo )

Lo scoglio di Rovigliano (foto Salvatore Avella)

Lo scoglio di Rovigliano (foto Salvatore Avella)

Un po’ di storia…

A circa cinquecento metri dalla foce del fiume Sarno e ben visibile dalla costa, sorge l’isolotto di Rovigliano. Si suppone che su di esso, in tempi remoti risalenti ad epoca romana, fu costruito un tempio in onore di Ercole suo fondatore. Continua a leggere

Storia del Contratto d’area torrese stabiese (Parte II)

di Raffaele Scala

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Cantiere navale di Castellammare (foto Fontanella)

Dopo la pubblicazione dell’articolo “All’origine del contratto d’area torrese stabiese (1991 – 1994)” in questo secondo capitolo della “Storia del Contratto d’Area torrese stabiese” conosceremo i dettagli di una piccola lotta per il potere all’interno della Cgil comprensoriale, affronteremo la tragedia dei morti di camorra che insanguinò Castellammare, compreso quello, cosiddetto eccellente, del consigliere comunale del PDS, Sebastiano Corrado, la crisi infinita delle nostre industrie, i primi licenziamenti, uno dei quali portò al suicidio dell’operaio Antonio Ferrara, le lotte dei lavoratori ed infine il primo riconoscimento come area di crisi nel 1993.

Prima di lasciarvi alla lettura di questa storia vera, che si legge come un romanzo, vorrei fare un appello a chiunque possa e voglia fornire notizie e foto utili all’approfondimento dei temi qui trattati. Il vostro contributo è il benvenuto, potete contattarmi all’indirizzo e-mail: raffaele_scala@libero.it.

Capitolo secondo:

La Carta rivendicativa Continua a leggere

Cartoline: Villa Comunale

Collezione fronte/retro “Catello Coppola”

 

La bellezza paesaggistica di Castellammare di Stabia, un tempo celebrata dai più grandi filosofi, scrittori e pittori, oggi è il soggetto di una vastissima raccolta di cartoline che ne illustrano, seppur molto più modestamente, le sue magnificenze architettonico/monumentali. A tanti risulterà già noto che sul nostro portale sono ospitate diverse gallerie di cartoline, molti sono infatti i collezionisti stabiesi che ci onorano della loro collaborazione, per ampliare la già vasta raccolta, ospitiamo in questa pagina le cartoline della collezione ” Catello Coppola “, una collana fronte/retro dalle cui immagini possiamo delineare il nostro passato urbanistico e una miriade di ulteriori informazioni dal retro, un dettaglio da non trascurare, che ci farà accedere ad un vero e proprio diario, dal quale si possono attingere notizie su usi e costumi della nostra popolazione, sugli ideali delle varie generazioni e sulla trasformazione culturale del popolo di Stabia.

Maurizio Cuomo

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Castellammare: il Re e i due cocchieri

a cura di Gaetano Fontana

Pochi giorni fa ho sentito dal sig. Vincenzo Verdoliva (che ringrazio) un’antica storiella stabiese ed ho deciso di pubblicarla.

vittoriacolonna

Cocchieri alla stazione

Un giorno il Re arrivando a Castellammare in treno aveva bisogno di un calesse per raggiungere la Reggia di Quisisana.

All’uscita della stazione però vi erano due calessi ed entrambi i cocchieri volevano avere l’onore di trasportare il Re.

I due, tra cui già non correva buon sangue per motivi di lavoro, cominciarono a discutere animatamente.

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