Archivi tag: stabiese

‘A pasta cunciata (aglio, uoglio e limone)

Ricetta dello stabiese Francesco Rosato (detto Ciccio bosco), pubblicata
su gentile concessione del naturalista dott. Ferdinando Fontanella

pastacunciata

“‘A pasta cunciata” è un primo piatto “povero” veloce da preparare, fatto con ingredienti semplici e genuini. La buonanima di mio nonno “Ciccio bosco” era ghiotto di questa saporitissima pietanza. Ricordo che ogni volta che ne mangiava era come se sciogliesse un voto di riconoscenza, infatti, raccontava che questo piatto tipico della nostra tradizione culinaria era stato un toccasana durante una tremenda epidemia influenzale (le notorie proprietà medicamentose dell’aglio dell’olio e del limone servirono ad alleviare i sintomi della malattia). Se ne conoscono due versioni: una più “fresca” (per la stagione estiva), per la cui preparazione si usa un formato di pasta lunga e aglio novello; e una “calda” (preparato come minestra invernale) con un formato di pasta corta, brodo di cottura e aglio vecchio. Continua a leggere

L’eruzione del Vesuvio del 1906

articolo a cura di Maurizio Cuomo

Nella pagina riportiamo la cronaca dell’eruzione del Vesuvio avvenuta nell’aprile del 1906, sicuramente uno degli eventi più suggestivi ed intensi di vita cristiana, vissuti nella città di Castellammare di Stabia negli ultimi secoli. La suddetta cronaca estrapolata da due scritti d’epoca è tratta dagli archivi della Cattedrale stabiese.

Particolare di un dipinto di Francesco Filosa (Cattedrale stabiese)

Protezione della liberazione ottenuta nella terribile eruzione del Vesuvio mediante l’intercessione del nostro Protettore San Catello (libro VI delle conclusioni del Capitolo Stabiese pag. 18 ).

Fin dal giorno 2 aprile di questo corrente anno 1906 il vicino monte Vesuvio manifestò segni precursori di una eruzione. Aumentò l’attività nei giorni 5, 6, 7, con emissione continuata di lava di fuoco in vari punti, con sbuffi di cenere e sabbia, accompagnati a brevi intervalli da forti boati. Nella notte però dal 7 al 8 di detto mese, giorno di Domenica delle Palme, l’eruzione pigliava tali proporzioni da ridestare la più grave costernazione ed il più intenso terrore, in un tratto si aprivano varie bocche che gittavano laghi di fuoco, sicché tutto il Vulcano sembrava diventare una massa di fuoco presentando terrificante spettacolo. Allo spuntare dell’infausto giorno 8 immensa folla di gente di questa nostra città corse nella nostra Cattedrale fatta aprire ben per tempo e supplicava l’aiuto del nostro amato Protettore S. Catello, e più nostro vivo il desiderio che il venerando simulacro fosse portato fuori la Chiesa a vista del … monte.

Vesuvio -1906- propr. G. Zingone

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All’origine del contratto d’area torrese stabiese (1991 – 1994)

di Raffaele Scala

Caro Maurizio, torno con una nuova pubblicazione di tipo particolare, forse non per tutti. Non più storie e vicende di un secolo fa, ma di straordinaria attualità, l’ultima epopea del movimento operaio stabiese torrese prima del crollo finale, della sconfitta definitiva, non solo del sindacato e della politica, ma dell’intera città, anzi di due Città condannate ad una lenta agonia, come è possibile vedere a partire dallo spettacolo indecente della villa comunale, dell’abbandono della Cirio, dell’Avis, delle Terme, Vecchie e Nuove, degli stessi cantieri navali, per non parlare del degrado morale e civile di una intera classe dirigente, sempre più incapace e corrotta,
Oggi che è caduto anche l’ultimo baluardo della Democrazia Operaia, sconfitta ed umiliata, non resta che rileggere la storia ultima degli anni novanta del secolo appena trascorso, sperando di poter trovare gli stimoli giusti per riuscire a risorgere dalla proprie ceneri.
Sperando che diventi patrimonio di tutti, colgo l’occasione per inviare a te e all’intera redazione gli auguri di serene festività pasquali. 

Raffaele S.

Area torrese stabiese (da google heart)

Area torrese stabiese (da google heart)

Capitolo primo:

Il III Congresso comprensoriale della Camera del Lavoro.  1991

     Anni difficili, ricchi di storia, quelli a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta del secolo trascorso. Si comincia in novembre, correva l’anno 1989, con la caduta del Muro di Berlino, segnando uno spartiacque tra vecchio e nuovo secolo. Lo storico marxista inglese, Eric J. Hobsbawm, in un saggio pubblicato nel 1994 definì il Novecento il Secolo breve (1914 – 1989), mentre il politologo americano Francis Fukuyama, più drasticamente, pronosticò la fine della storia facendola coincidere con il crollo dell’Unione Sovietica e del comunismo, intesa come fine delle ideologie e vittoria finale del liberalismo democratico. Continua a leggere

Articoli & Ricerche

In questa rubrica (anima del sito), sono pubblicate brevi storie e le ricerche
effettuate dal Libero Ricercatore nella città di Castellammare di Stabia.

Articoli & Ricerche

Articoli & Ricerche


Contenuti disponibili:

4 novembre 1918, fine della Grande Guerra

18 aprile 1948, nasce l’egemonia democristiana

Alfonso V d’Aragona

Antonio Cecchi: storia di un rivoluzionario

Apparizioni

Appunti incompleti sul neofascismo stabiese

Ariete torpediniere Lombardia

Armand Jean de Vignerot du Plessis e l’assedio di Castellammare

Asini e ciucci di Castellammare

Associazione Giovanile “San Francesco D’Assisi”

Attacco al Monarca

Capitani di ventura a Castellammare

Carl Wuttke a Castellammare

Castellammare, 1971: la rivolta degli operai

Castellammare: la guerra in Corea e lo Stabia

Castellammare nel Principato di Citra

Castellammare nel 1842

Castellammare nel 1858

Castellammare nell’Ottocento

Castellammare: pubblicità d’epoca

Castello da mare: 15 novembre 1085

Catellus

Censimento popolazione (anno 1874)

Chiesa del Cuore di Maria

Chiesa parrocchiale di S. Vincenzo Ferreri

Cinematografia a Castellammare

Contratto d’area torrese stabiese (le origini)

Contratto d’area torrese stabiese (Parte II)

Contratto d’area torrese stabiese (Parte III)

Cronotassi dei vescovi stabiani

Disastro ferroviario: il treno 8017

Dragut il Corsaro

Francesco Filosa da Castellammare

Franz Ludwig Catel

Fu Enrico Alvino, e non Vanvitelli

Gaeta, il diabolico Achille

Giovanna II d’Angiò

Hélène d’Orléans a Castellammare

I cannoni borbonici e Garibaldi

I Cantieri Metallurgici di Castellammare

I “Conti di Castellamare”

Il batiscafo “Trieste”

Il Belvedere Avitabile

Il busto di Giuseppe Bonito

Il Caffè letterario Spagnuolo

Il Capitano della Guardia di Finanza Giovanni Acanfora

Il cappellano della Navalmeccanica

Il carro processionale per l’Immacolata di Castellammare

Il Castello

Il Cimitero vecchio di Castellammare di Stabia

Il Circolo Nautico Stabia

Il faro di Castellammare di Stabia

Il Giovedì Santo… al profumo di caffè

Il glorioso Cantiere navale di Castellammare

Il Largo del Quartuccio in un dipinto inedito di Consalvo Carelli

Il Marchese de Turris e la Bolla della Crociata

Il miracoloso Crocifisso di Pozzano

Il mosaico del rapimento d’Europa

Il naviglio borbonico varato a Castellammare

Il Paluorcio

Il Papa a Castellammare

I pescatori della banchina ‘e Zì Catiello

Il presepe del duomo di Castellammare di Stabia

Il 1° Maggio a Castellammare di Stabia dalle origini al dopoguerra

Il ’48 a Castellammare

Il regio cantiere di Castellammare di Stabia

Il Sacro Monte di Santa Maria della Pietà

Il Sampietrino di Portocarello

Il SS. Crocifisso di Pozzano e il terremoto del 1631 a Castellammare

Il Terremoto dell’80 a Castellammare

Il valore degli stabiesi nella battaglia di Lepanto

I Magazzini Generali

Indole e costume d’epoca

I Pastori di Castellammare di Stabia

I Sindaci della città di Castellammare di Stabia

Jusepe de Ribera a Castellammare

La Basilica di Pozzano

La Basilica di Pozzano e la patrona di Castellammare

La battaglia dei Cantieri metallurgici Italiani (Cmi) nel 1957

La cabina climatometrica e meteorometrica in villa Comunale

La casa degli spiriti a Castellammare di Stabia

La Cassarmonica… gioiello architettonico e vanto stabiese

La Castellammare di fine 1800 in 3D

La colonna di via Sarnelli

La Coppa Pentecoste

La costruzione del Cine-Teatro Montil

L’Acqua Acidola

L’Acquedotto borbonico

La fabbrica della robbia a Castellammare di Stabia, anno 1859

La Flora: pittura murale di Stabia

La funivia del Faito in quel tragico “15 agosto del 1960”

La lapide De Sanctis (appello del Comitato per gli Scavi di Stabia)

L’antica muraglia difensiva di Castellammare

L’Apostolo di Castellammare

L’antica Stabiae

L’antico Crocifisso di piazza “Orologio”

La Resistenza a Castellammare nel settembre 1943

La “Resistenza” e noi stabiesi

L’Arte calpestata

L’Artistica Fontana della Scuola “Basilio Cecchi”

La sorgente di Fontana Grande

La storia di Villa Cafiero

La statua lignea di San Catello

La strada da Quisisana al Faito

La strada di ferro per Castellammare

La strage proletaria di Ponte Persica

La Torre Alfonsina

La Torre di Portocarello

La venuta del Duca di Guisa a Castellammare

Le chiese censite a Castellammare nel 1636

Le corone della statua della Madonna del Carmine

Le immagini incoronate della Madonna

Le miracolose acque minerali di Castellammare

Leopoldo Siano, storia di un fascista stabiese

L’eruzione del Vesuvio del 26 luglio 1805

L’eruzione del Vesuvio del 1906

Le sedi delle principali officine di posta a Castellammare di Stabia nell’Ottocento

L’ex collegio orfani dei ferrovieri di Pozzano

Liberato De Filippo, l’ultimo sindaco comunista

L’incrociatore “Caio Duilio”

Lo Scoglio di Rovigliano

Lo Stabias Hall

Lo Stallone

Luigi Di Martino, un partigiano di Castellammare di Stabia

Micro-storia stabiese

Montefusco: dei “tiempi belli ‘e ‘na vota”

Monumento ai Caduti

Movimento Operaio: Castellammare di Stabia all’indomani dell’Unità d’Italia

Movimento Operaio: Il primo Socialismo nell’ultimo decennio dell’Ottocento

Movimento Operaio: Tra scioperi e politica a Castellammare di Stabia

Movimento Operaio: La Camera del Lavoro

Movimento Operaio: La nuova Camera del Lavoro nel 1910

Movimento Operaio: Gli anni della maturità

Nasce un Villaggio sul Monte Faito

Navalmeccanica: gli anziani premiati nel 1958

Nuova Iskra periodico della gioventù comunista stabiese

Omaggio a Don Carlo Schizzo

Ottavio Farnese signore di Castellammare

Palazzo Reale di Quisisana

Perché “Palazzo Cardone”?

Pozzano? No, Parsano!

Pullece ‘e monaco

Oscar Gaeta, il comunista stabiese che conobbe Lenin e fondò l’Unipol

Piazza Spartaco: la strage impunita

Quando a Quisisana si promulgavano le leggi

Quei terribili giorni del 1943

Raffaele Gaeta, un socialista stabiese del primo ‘900

Ricordi dell’antica villa di Stabia

Ruggiero di Lauria e le battaglie navali di Castellammare di Stabia

San Catello – la storia del nostro Santo Patrono

San Gennaro a Castellammare

San Raffaele Arcangelo

Sant’Espedito martire

Settembre 1943 – I Partigiani di Castellammare di Stabia

Sinan Pascià e le sette C

Sir Richard Colt Hoare

Souvenir de Castellammare

Stabia 1945, chiariamoci le idee

Stabiae: (villa San Marco)

Stabiesi nel mondo

Storia documentata della chiesa di San Michele al Faito

Storia prefilatelica di Castellammare di Stabia

Teatro anni ’30 a Castellammare

Templi dell’era pagana presenti a Stabia

Ugo Cafiero e il caso Calabretta

Una Madonna del Botticelli in un casolare dell’Agro Stabiese

Una storia intrigante: gli antenati

Una veduta di Castellamare…

Un episodio di delinquenza “organizzata” risalente al 1888

Un giornalista d’altri tempi: Ugo Cafiero

Un tesoro di memoria inutile

Vico Scaiano alle Fratte

Villa Acton

Villa del Pastore

Vita di un comunista stabiese: Luigi D’Auria

Racconto di gioventù

( di Catello Graziuso de’ Marini )

Cari amici stabiesi! Il caldo agostano non mi priva del piacere di scrivere a voi gestori del sito, megafono di una Stabia silente ma presente, onesta e lavoratrice comm ‘o surore che hann ittat’ ‘e pariente nuoste int’ ‘e cantieri navali!
I miei figli e nipoti mi hanno lasciato solo int”a sta città, ma l’addore r”o mare abbasce ‘a banchina ‘e zi’ Catiello, ‘o cafè ‘e Di Nocera e l’allucche re’ criature r”a ‘mbricciatella me fa venì ‘na voglia ‘e campà ca pare ca nun tengo uttantasette anne!

Da Piazza Orologio (coll. Giuseppe Zingone)

Da Piazza Orologio (coll. Giuseppe Zingone)

Vi racconto l’ulteriore episodio della mia gioventù, sperando di non tediarvi, di non infastidirvi, insomma… e nun v’accirere a salute comm a nu viecch nzallanut!
Dunque. Eravamo io, Peppe Guarracino, Michele “scannapalomm” e Pascale “anem ro priatorio”. Continua a leggere