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Nomi dialettali stabiesi

( a cura di Maurizio Cuomo )

Elenchiamo a seguire una breve lista di nomi propri, con i relativi vezzeggiativi in uso a Castellammare. Solitamente attribuiti in tenera età, questi vezzeggiativi, danno luogo a delle vere e proprie alterazioni dialettali, che accompagnano la persona fino alla vecchiaia. Un esempio su tutti: mio zio Francesco, buon’anima, appellato sin da piccolo con il nome di “Ciccillo”, quando venne a mancare (alla veneranda età di ottant’anni), per gli amici e la famiglia era “Ciccillo”.

nomi dialettali stabiesi

nomi dialettali stabiesi

Adele: Tèlina

Addolorata: Dulurata – Duluratina

Agnese: Sisina – Sisinella

Agostino: Austino – Austiniello Continua a leggere

Cronotassi dei vescovi della diocesi stabiese

a cura di Enzo Cesarano

CRONOTASSI DEI VESCOVI DELLA DIOCESI STABIESE

CRONOTASSI DEI VESCOVI DELLA DIOCESI STABIESE

 

1- Orso 499
2- S. Catello VI Secolo
3- Lorenzo 599 – 612
4- Lubentino 649
5- Gregorio I 1085
6- Gregorio II 1110
7- Sergio I 1120
8- Giovanni I 1141 – 1144
9- Palmerio 1198 – 1245
10- Giovanni II 1252 – 1283
11- Teobaldo 1283 – 1295
12- Pietro 1295 – 1327
13- Landolfo Caracciolo 1327 – 1331
14- Matteo d’Alagno 1331 – 1360
15- Paolo de Aliano 1362 – 1370
16- Mariano del Giudice 1370 – 1373
17- Ugone de Terressonio 1373 – 1384
18- Giuliano 1384 – 1388
19- Gentile de Fusco 1392
20- Antonio Arcomanno 1392 – 1399
21- Giacomo Gallucio 1399 – 1420
22- Ludovico Certa 1421 – 1447
23- Nicola Anfora 1447 – 1496
24- Antonio Flores 1496 – 1504
25- Pietro Flores 1504 – 1537
26- Giovanni Fonseca 1537 – 1559
27- Antonio Lauro 1562 – 1577
28- Ludovico Maiorano 1581 – 1590
29- Giovanni Mir 1591 – 1596
30- Vittorino Manso 1599 – 1600
31- Girolamo Bernardo de Quiros 1601 – 1604
32- Ippolito Riva 1605 – 1621
33- Annibale Mascambruno 1627 – 1644

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Passeggiata a monte Faito

tratto da “Le Acque e il Maestrale ” di Piero Girace

Volendo dare un ulteriore contributo culturale al nostro portale, quest’oggi propongo la lettura di un brevissimo racconto narrativo, di Piero Girace, che con fare poetico e da vero scrittore, fa rivivere Quisisana, luogo incantato, purtroppo, abbandonato!!!

Buona lettura. Maurizio Cuomo.

Faito in particolare (6)

Monte Faito – La strada fra i boschi

Agosto fa desiderare le grotte con gli stalattiti, gli eremi selvosi degli anacoreti. Il vento non vuol discendere alle marine, che sono gremite di bagnanti e splendono, orgiastiche, sul mare; se ne sta tranquillo e stracquo sulla vetta di Monte Faito, dove le vacche si aggirano mansuete sul pianoro e digrumano l’erba aromatica. Andiamo, dunque, incontro al vento e alla montagna. Numerose sono le strade che portano a monte Faito. Due io ne conosco, tutte e due bellissime; l’una breve e faticosa, che si arrampica – più che strada mulattiera – sul dorso della montagna, nei pressi del santuario dell’arcangelo Raffaele, dove crescono i sorbi selvatici e la roccia viva rompe le zolle; l’altra, lunga e comoda, che si attorce in lenti giri alla montagna, la quale rivela a poco a poco la sua potenza di volume e la sua flora rigogliosissima.

Base di partenza Castellammare o Quisisana. Quisisana non è ancora la montagna. Vi sono le ville, l’albergo reale, i borghi, le parrocchie, le conversazioni ed Continua a leggere

Biscotti Riccardi; realizzare il pacchetto di biscotti.

Biscotti Riccardi (il Biscotto di Castellammare)

Biscotti Riccardi (il Biscotto di Castellammare)

Il biscotto di Castellammare di Stabia unico nel suo genere, nasce dall’intuizione geniale dei fratelli Riccardi, gallettai (qui ne troverete l’appassionata testimonianza fornita da una delle figlie di Mariano Carrese discendente diretto di uno di questi artigiani, ovvero figlio di Anna Carrese: http://www.liberoricercatore.it/?p=10739). Le gallette sostituivano il pane durante i lunghi viaggi in nave. La modernità, il motore a vapore prima, il motore a scoppio poi, resero i trasferimenti via mare più veloci.

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Umberto Cesino (le pitture)

Vicolo sul mare al c.so De Gasperi (Umberto Cesino)

Vicolo sul mare al c.so De Gasperi (Umberto Cesino)

Umberto Cesino, figlio di Giuseppe, pittore di ispirazione impressionista, è nato a Castellammare di Stabia nel 1951.
Pittore, scultore, fotografo, grafico. Tra le opere di maggior rilievo vi è la scultura in bronzo per il monumento all’Emigrante, sita all’ingresso del centro abitato San Mango sul Calore, in provincia di Avellino.
E’ autore del busto in bronzo del Rev.mo Don Ciro Donnarumma, fondatore della Chiesa di San Marco, scoperto il 5 luglio 2009 in occasione del 50° della fondazione e sito nel piazzale della stessa.
Espone alla Galleria La Pergola di Firenze, alle Gallerie Consorti e Rosso Cinabro di Roma. La sua opera pittorica va dalla figura al paesaggio, tecniche usate: acrilico, tempera, olio, tecnica mista. Ha eseguito pitture parietali a trompe l’oeil in locali pubblici ed abitazioni private, fra cui una composizione nella Sala Consiliare del Municipio di Boscotrecase, in provincia di Napoli. Sue opere si trovano in diverse collezioni private. Tra le opere di grafica più significative vi sono le tavole delle ricostruzioni dei monumenti archeologici di Pompei, Ercolano, Capri e Sorrento, realizzate in collaborazione col figlio Giuseppe e pubblicate su pellicola trasparente nel volume “ Pompei ” dell’Editore d’Oriano. Una grande tela raffigurante “Il Ritorno di San Catello” è esposta nel Duomo di Castellammare di Stabia (NA).

A seguire mettiamo in galleria parte delle sue opere:

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