Archivi tag: stabiese

Tesserato con l’Ass. Calcio Stabia (anno 1936)

Tiempe belle ‘e ‘na vota

“Tiempe belle ‘e ‘na vota, tiempe belle addó’ state? Vuje nce avite lassate, ma pecché nun turnate?”, parafrasando per intero il ritornello di una vecchia canzone di Aniello Califano, rimettiamo all’attenzione degli affezionati lettori la presente rubrica in cui vengono raccolti, numerosi documenti che testimoniano in modo semplice ed affascinante un passato stabiese non molto remoto. Un passato che sembra essere distante anni luce dai giorni nostri e dal nostro moderno modo di vivere (o sopravvivere) in una società sempre più frenetica e opprimente, che impone un modus vivendi affannoso e alla continua ricerca della modernità o di una acclamata effimera moda del momento. Al fine di salvaguardare, in una vera e propria “banca del ricordo”, il passato tracciato dai nostri padri (il cui solco, purtroppo, per i motivi di cui sopra, sembra svanire e perdersi come le tracce sulla sabbia di un bagnasciuga battuto dalle onde di un incontrollabile burrascoso progresso), verranno qui raccolte e proposte delle rare immagini, locandine d’epoca e quant’altro possa testimoniare l’indiscutibile e fervente attività economica svolta a Castellammare di Stabia, nei bei tempi che furono…

Maurizio Cuomo

La tessera FICG di Vozza Giuseppe

La tessera FICG di Vozza Giuseppe

Tesserato con l’Ass. Calcio Stabia (anno 1936)

(su gentile concessione del dott.  prof. Antonio Vozza)

Claudio Morelli (le pitture)

Claudio Morelli

Viottolo di campagna - Morelli

Viottolo di campagna – Morelli

Estesi paesaggi dove non si avvertono presenze di figure sia pure solitarie, ma anche luoghi onirici, surreali, case dalle forme geometrizzanti messe in risalto da un’esplosione scintillante di colori, caratterizzano lo stile creativo dell’artista stabiese Claudio Morelli. E’ possibile rilevare dalle sue opere un palese turbamento interiore, misto a desiderio di cambiamento, miglioramento, trasformazione. Nelle stesse notiamo, infatti, come l’Artista sogni un mondo migliore, più giusto, dove regna l’armonia, dove i fiori hanno colori più intensi, dove i prati sono caratterizzati da un verde delicato ed intenso nello stesso tempo, che permette all’anima di inebriarsi di serenità. Attraverso la sua tecnica, inoltre, Morelli riesce ad arricchire le sue immagini di poesia e di lirismo. Ad ogni pennellata esse acquistano una maggior volumetria, mentre i toni si caricano di intensa cromaticità.
In quanto pittore generoso, altruista, Claudio Morelli ci regala dei dipinti meravigliosi con colori stupendi, intensi, luminosi, pieni di speranze e con una natura pura, delicata, tutta da scoprire.
Tra le righe, infatti, ci dice di svegliarci e di proteggere la cosa più bella che abbiamo: La Natura.

Dott. Tullio Pesola

Galleria delle sue opere:

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Mentre ‘o miedeco sturéa ‘o malato se ne more!!!

editoriale di Maurizio Cuomo

Estremamente emblematico, questo vecchio adagio dialettale la dice lunga sulla saggezza popolare tramandataci dai nostri padri; ebbene, titolo migliore, a mio personale avviso, non potevamo dare alla delicata questione dell’archivio storico comunale “sfrattato” che per sua/nostra sfortuna, non trova la dignità di una fissa dimora.

Ma veniamo brevemente ai fatti: per chi non lo avesse ancora inteso, l’archivio storico in questione è quello della città di Castellammare di Stabia, da diversi mesi traslocato nei locali di una scuola di periferia, in attesa che gli venga assegnata una più dignitosa residenza. A sollevare l’importantissima questione è il prof. Giuseppe D’Angelo, Soprintendente Onorario all’Archivio Storico Comunale “Catello Salvati” di Castellammare di Stabia, che in un’intervista/denuncia su di un quotidiano, notifica a chiari parole quanto sia inappropriata l’attuale sede che attualmente ospita la preziosa documentazione.

Articolo del prof. D'Angelo

Articolo del prof. D’Angelo

Preso coscienza dell’importante problematica liberoricercatore non poteva esimersi dal manifestare, seppur sotto forma di modestissimo editoriale, il suo personale pensiero: la posta in palio è troppo alta e non abbiamo tempo da investire in inutili chiacchiere (qui rischiamo di perdere un inestimabile patrimonio di cultura stabiese).

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Gennaro Lambiase

Castellammare anima mia

La Regina delle Acque

La Regina delle Acque

Cara Napoli, io te voglio bbene,
quanno se va fore, me canoscene pe’ tte,
tu c’acciette ‘e figli e tutte quante
t”e strigne ‘mbraccie… comme si fosseno ‘e tuoje.

Ma io so’ ‘nnammurato, e niente ‘nce pozzo fa,
è ‘na bella guagliona, e t’ha vulesse appresentà.
E’ fatta ‘e acqua minerale, sorgenti in quantità
si sulo ‘a guarde ‘nfaccia, te fa emozionà,
pur’essa è bella, mamma e quant’è bella,
tu te putisse offendere, ma ‘a vita mia è chella.

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Sacro ed Immacolato Cuore di Maria

 

Caro Maurizio, come da accordo telefonico, ti rimetto in allegato copia di un documento storico relativo alla formazione della Congrega intitolata al Sacro Cuore di Maria Immacolata. Contestualmente ti allego fedele interpretazione della scrittura con cui fu redatto lo stesso nel 1881. La Confraternita del Sacro Cuore di Maria Immacolata era –come, d’altronde, ogni altra istituzione di pari struttura giuridica- un’associazione ecclesiastica di fedeli, prettamente laici, canonicamente eretta, avente un proprio Consiglio Direttivo (Governo) con un Superiore (Priore), un Padre Spirituale, due Assistenti e due Vicari. Alla stessa maniera di altre Confraternite, essa curava la dignità del culto e l’animazione delle celebrazioni liturgiche nella Chiesa in cui aveva sede; inoltre, promuoveva nello spirito del volontariato, la solidarietà umana e cristiana con iniziative socio-caritative e, in caso di morte, anche se non provvedeva alla sepoltura dei confratelli, né ad accogliere le loro ossa in colombaie che non possedeva, disponeva per essi suffragi in ottemperanza alle proprie norme regolamentari.

Ti abbraccio. Tullio Pesola


CENNO STORICO DELLA CONGREGAZIONE SOTTO IL TITOLO DEL SACRO ED IMMACOLATO CUORE DI MARIA NEL COMUNE DI CASTELLAMMARE DI STABIA

Sacro ed Immacolato Cuore di Maria (Medaglietta)

Sacro ed Immacolato Cuore di Maria (Medaglietta)

Nell’anno 1850 dal defunto Vescovo di questa Diocesi Monsignor Don Francesco Saverio Petagna, volendosi istituire una Cappella Serotina in Castellammare di Stabia, e propriamente nel luogo detto Acqua Rossa, si determinò di prendere in fitto un Magazzino posto nel pian terreno del casamento in condominio alla strada Cantiere in questo Comune, e precisamente quello che fa angolo a detto casamento in verso il vicolo così detto Acqua Rossa.

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