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La chiocciolina sul percorso delle Acque

La chiocciolina sul percorso delle Acque

La chiocciolina sul percorso delle Acque

 

Con assoluto piacere si sottolinea che quest’oggi (venerdì 30 maggio 2014 – ore 18,00)  al convegno interverrà anche liberoricercatore.it, nelle persone del dott. Giuseppe Plaitano e del naturalista Ferdinando Fontanella, ai quali sarà affidato il compito di illustrare brevemente la storia delle nostre “acque”, alcune curiosità e piccoli aneddoti a tema, fino ad arrivare alle problematiche dei giorni nostri.

Nel ringraziare “Slow Food“, per l’invito a collaborare (da noi accettato ben volentieri), è gradita l’occasione per invitare la cittadinanza a partecipare.

 

La “Resistenza” e noi stabiesi

a cura di Francesco Ferrigno

Ricerca di famiglia intrapresa in memoria dello stabiese Attilio Uvale

La Resistenza: lapide

La Resistenza: lapide

In questa lapide affissa nell’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze compare anche il nome di Attilio Uvale, di anni 23.  Continua a leggere

Omaggio a Don Carlo Schizzo

di Rodolfo Armenio

Don Carlo Schizzo

Don Carlo Schizzo

Don Carlo nacque a Caivano il 12 aprile del 1919: era il quinto di sette fratelli. Dopo aver frequentato l’Istituto ginnasiale del Sacro Cuore di Frattamaggiore, iniziò il Seminario Diocesano, preparandosi con impegno alla teologia. Terminati gli studi, pur non avendo ancora raggiunto l’età prevista dal Codice, con dispensa della Santa Sede, si preparò ad essere ordinato Sacerdote. La mattina del 2 febbraio 1942 ai piedi dell’Altare di Tempio di Teano, venne ordinato Sacerdote per sempre da S. E. Mons. Tamburrini. Dopo aver frequentato il corso di S. Eloquenzia, tenne conferenze e prediche all’Azione Cattolica di Benevento, Avellino, Bari, Lecce ed in altre Città del Nord Italia e del Nord America, successivamente venne affidato alla parrocchia di S. Lucia a Mare, a Napoli, come vice parroco. Nel 1946, Mons. Federico Emanuel, Ordinario della Diocesi di Castellammare di Stabia, lo volle nella propria Diocesi per affidarlo, il 9 giugno, al popolo di Ponte Persica che attendeva l’uomo mandato da Dio a comprendere e a condividere le esigenze in cui dibatteva. Una volta a Ponte Persica si sbrigò a tracciare un programma ben deciso: nel 1950 acquistò un terreno adiacente alla vecchia Cappella di S. Maria dell’Arco. L’anno successivo iniziarono i lavori del nuovo complesso parrocchiale che comprendeva: la Parrocchia, l’asilo infantile, i saloni parrocchiali, le scuole elementari, le stanze per le suore, il laboratorio di taglio, cucito e ricamo. Nel frattempo Continua a leggere

Collezione “Educazione Civica”:

Alcuni giorni fa, Francesco Russo, un mio carissimo amico, mi ha fatto dono di una piccola collezione di cartoline (da egli ritrovata in un cassetto di scrivania). La collezione consta nella riproduzione di cinque emblematiche pitture (ritratte da altrettanti artisti stabiesi), ognuna delle quali riporta sul retro una frase significativa a tema (che spero vivamente lasci riflettere). Pur se attempata, la collezione per alcuni versi risulta ancora attuale nei suoi contenuti; per dovere di cronaca segnalo che la collezione è andata in stampa diversi anni fa a cura della Sezione Cultura del P.C.I. di Castellammare di Stabia. A titolo personale e a nome dei lettori che eventualmente apprezzeranno, ringrazio gli ideatori delle cartoline per la bella iniziativa, nella speranza che il pensiero di rivalsa, oggi, possa essere colto da ogni singolo stabiese, a prescindere da eventuali ideologie politiche.

Maurizio Cuomo

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Tartaruga dal guscio di noce

a cura del naturalista dott. Ferdinando Fontanella

"Dettaglio tartaruga giocattolo"

“Dettaglio tartaruga giocattolo”

Da bambino ho trascorso interi pomeriggi a realizzare piccole tartarughe con i gusci delle noci. Mi divertivo, ero contento, stavo bene. Oggi, a distanza di anni, ho riscoperto questa fantastica sensazione. Nell’ambito di un progetto di educazione ambientale ho avuto l’onore d’insegnare agli alunni del “Terzo Circolo San Marco” questo fantastico gioco. Vedere i bimbi indaffarati ad usare la fantasia per divertirsi è la cosa che più mi dà speranza. Sono fermamente convinto che il territorio conserva ancora le risorse naturali e l’energia culturale per riprendersi. Questo piccolo gioco, la cui realizzazione allieta e stimola la creatività dei più piccoli, riallacciandoli all’anima del territorio, può contribuire a non far morire la speranza di un futuro migliore. Quello che non potrà mai fare un freddo ed estraniante gioco elettronico.

Materiali e metodo: