articolo di Enzo Cesarano
Era rituale del Giovedì Santo visitare i cosiddetti sepolcri, ovvero le solenni esposizioni del Santissimo, allestiti in occasione della Settimana Santa.
Secondo un’antica tradizione le chiese da visitare dovevano essere in numero dispari, tre o sette, da qui il noto detto “Fà ‘e ssette Chiese”.
Questo cerimoniale era conosciuto come “giro dei sepolcri”, ma a Napoli e in buona parte della Campania veniva invece chiamato ‘o struscio, un rituale che risale agli anni del Viceregno (1503-1734).
L’antica pratica veniva eseguita nel tardo pomeriggio del Giovedì Santo, uno dei pochi momenti in cui tutti i componenti delle famiglie erano liberi da impegni e potevano riunirsi per fare il giro e la visita delle chiese.