Carla Caccioppoli Imparato
di Gioia Bozzaotre
Caro Maurizio, guardando le foto che ti ha inviato la signora D’Orsi, relative al teatro degli anni ‘30, ho riconosciuto, nella 2° foto, mia nonna. La donna col foulard in testa è la signora Carla Caccioppoli Imparato, “la mitica”, purtroppo deceduta l’anno scorso, all’età di 93 anni (era del 1914). Mia nonna era pianista, organista, cantante, attrice e autrice.
Sposata con Francesco Imparato – don Ciccio, decano dei fotografi stabiesi e accompagnatore della Juve Stabia, figlio del Dott. Comm. Salvatore Imparato (da te citato nei personaggi illustri stabiesi), era madre di 5 figli, nonna, bisnonna e trisavola di 50 nipoti, molti di loro musicisti, ospiti l’anno scorso della trasmissione Festa Italiana. A pianoforte la nonna poteva suonare per ore perché aveva un repertorio così vasto, che spaziava dalla canzone napoletana alle operette, dalla musica leggera a quella lirica. Organista di tutte le chiese di Castellammare, ma soprattutto di quella di Scanzano e della Sanità. Con le sue Ave Maria, ha animato il rito del matrimonio della maggior parte delle coppie stabiesi dagli anni ‘30 agli anni ‘90. A Scanzano era per tutti la sig.ra Carla che animava la dodicina all’Immacolata aspettando “Fratielle e surelle”, la novena a Gesù Bambino e la Messa di mezzanotte. Con quei canti antichi e bellissimi, che così bene sapeva suonare e cantare, dava un fascino particolare al Natale.
Dicevo che la nonna era attrice, ebbene sì, è stata attrice di quel teatro antico stabiese e si gloriava nel dire che era stata la “Mirandolina” della Locandiera di Goldoni.
È stata anche autrice di molte canzoni e poesie, tra queste Quisisana.
Ma la nonna è stata soprattutto, per ben sessant’anni, una donna innamorata di suo marito, il suo bel comandante…
…a cui dedicò tante canzoni e che non voleva la lasciasse nemmeno un momento, tant’è che guarda un po’ che fu capace di fare in tempo di guerra: Ascolta il commento
…e il superiore mandò in licenza mio nonno con un messaggio privato per la nonna: “Cara signora Carla, visto che ha tanto freddo, le mandiamo la “fornacella” per potersi riscaldare”.
Concludendo, la nonna era mitica, non vorrei esagerare era unica, con la sua musica esprimeva tutto il suo amore per Dio, per la vita e per l’amore. Per ricordare la signora Carla Caccioppoli Imparato.
Sua nipote Gioia.