Le Cinque lettere del dott. Giovambattista Quadri
articolo di Lino Di Capua & Gelda Vollono
articolo del 12/12/2021
Nell’estate del 1827 il dott. Giovambattista Quadri[1], Cavaliere dell’Ordine della Corona Ferrea, Direttore della R. Clinica destinata per le malattie degli occhi, professore della R. Università, e membro della Real Società Borbonica delle Scienze, scrive quattro/cinque lettere[2] all’allievo dell’Osservatorio astronomico di Miradois villa La Riccia a Capodimonte[3], Leopoldo Del Re[4]. Dal contenuto delle stesse si capisce, che si sta pensando di fare degli esperimenti per installare, forse, un telegrafo ottico a Quisisana.
Non essendo materia di nostra competenza ci limitiamo a darne di seguito la trascrizione, credendo che possano dare un valido contributo a chi si è già occupato di tale argomento nel proseguire l’indagine storica sui telegrafi ottici a Castellammare. Infine, per completezza d’informazione, aggiungiamo la trascrizione di una quinta lettera, non datata, e che, a prima vista, sembra non avere nessuna attinenza con l’argomento delle altre quattro, ma che di contro, prova il grande interesse di Quadri per l’astronomia e tutto quanto è ad essa correlata.
Prima lettera
Caro amico,
Ho ricevuto tutti i rapporti del Pilota e vanno benissimo.
Gli direte, che se domani a sera giorno di martedì non vi sarà molta nebbia farò i segnali dal Pelicano[5] alle 8: come avevamo concertato per ieri sera. Io li ho fatti ad onta della nebbia, ed aspetto il rapporto in questa giornata. Continua a leggere