( Amaro sarcasmo e tante piccole verità ).
di Ferdinando Fontanella
32 anni di attesa!!!
Tanti auguri Mr. Terremoto. Oggi è il tuo compleanno e a me non sembra vero che tu sia ancora qui tra noi. Nonostante io sia solo un po’ più grande di te, ricordo benissimo quella domenica sera del 1980 quando sei entrato nelle nostre vite. Il tuo vagito fragoroso per 90 interminabili secondi ci ha scosso e un po’ spaventati, non eravamo pronti alla novità, ma poi ti sei acquietato e ti abbiamo accolto, accudito, e fatto di tutto affinché tu restassi con noi.
Sai Mr. Terremoto per te la nazione tutta si è mobilitata. Antichi rancori sono stati accantonati, nuove alleanze stipulare. Insomma tutti, ma proprio tutti, hanno contribuito al tuo benessere. Con grandi sacrifici è stato ricamato un corredino d’inciuci, connivenze, corruzione e omertà, che ti ha protetto e tenuto al caldo per tutti questi anni.
Per te è stata sacrificata la migliore Italia. Sono stati fatti anni di abusi in tuo nome e successivi condoni edilizi hanno legittimato quelle che oggi, con un termine moderno, chiamano new town, le città nuove. Tu sei stato un precursore, le tue città nuove hanno devastato il paesaggio e la campagna fertile, ben prima che le costruissero in Abruzzo. Queste opere hanno tutte le stesse caratteristiche: sono brutte e poco funzionali, cosicché tutti rimpiangano gli artistici centri storici, affollati di vita e cultura, che tu da neonato hai lesionato e spopolato. Sapessi l’emozione che proviamo quando qualche vecchio palazzo del Settecento crolla con uno schianto improvviso e fragoroso, è come se in quegli istanti tu tornassi a nascere.
Proprio così, nascere. Perché per noi Mr. Terremoto sei come un figlio, e scusaci se ti abbiamo trascurato un pochino quando nelle altre regioni d’Italia sono arrivati i tuoi fratelli minori, non soffrire per questo, sono cose che capitano a tutti i primogeniti. I nuovi arrivati, del resto, hanno quel non so che di tenero, che te li fa adorare. Per loro però il destino è di essere secondi e, volenti o nolenti, dovranno accettare che tutto quello che avranno a te è stato già dato.
Oggi è il tuo trentaduesimo compleanno, hai compiuto tanti di quegli anni che ormai non rimane più niente da augurarti e da regalarti. Ma non preoccuparti, non sei vecchio, e se i tuoi fratelli più giovani hanno più visibilità, non è un problema, sono certo che l’Italia tutta non ti dimenticherà mai. Ti aiuteranno i nostri burocrati a restare in forma. Qualcosa s’inventeranno stanne certo, faremo di tutto affinché tu non finisca nel dimenticatoio.
Ci batteremo per tutelare e rinverdire tutti i danni che hai fatto in questi lunghi anni, per non far rinascere il tessuto sociale e architettonico che hai distrutto, per non contrastare la criminalità che grazie a te è entrata in affari con lo Stato. Lotteremo per far tacere tutte le malelingue che avrebbero voluto confinarti negli errori da non ripetere. Non temere Mr. Terremoto sei e resterai per sempre nei nostri cuori. Buon compleanno!