articolo del Dott. Carlo Felice Vingiani
Già sul finire del 1942, a causa del precipitare degli eventi bellici, il regime fascista cominciava ad incontrare difficoltà nella gestione dell’ordine pubblico. Al fine di supportare l’alleato italiano e prevenire l’eventuale rischio di attentati ad obiettivi “sensibili“, il governo del Terzo Reich inviò proprie truppe a presidiare tali siti.
A Castellammare di Stabia, sede di numerose industrie, prime fra le quali i cantieri navali e quelli metallurgici, il contingente germanico, costituito da unità dei disciolti Deutsches Afrikakorps, fu acquartierato nella odierna via De Gasperi, in quello che, ancora oggi, è conosciuto come “il Palazzo dei Tedeschi”.
Gli scatti fotografici raccolti da un anonimo soldato che, nel corso del 1943, alloggiò in quella temporanea caserma, ci mostrano scene decisamente inusuali, se paragonate a quante siamo soliti vedere nei film di guerra, e ci trasmettono un’immagine assai più “umana” di quei militari.
Queste foto raccontano di giovani che suonano i loro strumenti musicali, che prendono il sole sul tetto della caserma, o che, a bordo di gommoni, simulano uno sbarco, ma il tutto finisce in goliardici giochi acquatici, nonché di escursioni a Quisisana, su Monte Faito e di socializzazione coi ragazzini del posto.