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Viaggio nella natura di Stabia

Il naturalista stabiese Ferdinando Fontanella, con discrezione e rispetto, propone un affascinante viaggio nella natura di Stabia.

Viaggio nella natura di Stabia

Viaggio nella natura di Stabia

Castellammare di Stabia ha una storia straordinaria anche dal punto di vista naturale. Questa rubrica ne descrive la varietà e ne segue le infinite variazioni spazio temporali.

I diversi scritti che vi propongo sono frutto della pura ricerca naturalistica – che come fonte prima si avvale dell’esplorazione di campo che permette l’osservazione diretta dei fenomeni naturali e la loro corretta interpretazione scientifica. Vorrei che chi si appresta a leggere tenesse in mente un solo principio fondamentale – la vita è intimamente legata al concetto di sistema. Un sistema può essere definito come un insieme di componenti che interagiscono tra loro. Ciò implica due condizioni: che il sistema è composto da diverse parti e che queste non sono indipendenti l’una dall’altra. Continua a leggere

Castellammare: verde pubblico abbandonato… va in scena lo squallore primaverile

Aiuola o palude?

Aiuola o palude?

Con l’arrivo della stagione primaverile la natura si ridesta, cresce nell’animo e nei cuori dei cittadini la voglia di godersi un po’ di salutare vita all’aria aperta e i primi, pochi, temerari turisti, in shorts e sandali, fanno capolino dalle halls degli alberghi, attratti dai tesori della nostra città come le giovani farfalle raggiungono i fiori appena sbocciati. Castellammare, ovviamente, per non farsi trovare preparata a tutto questo, per una insana e radicata abitudine, offre il peggio di sé ammantandosi di un desolante e misero abito, tessuto con fili di abbandono e degrado. I preparativi allo squallido spettacolo sono curati nei minimi dettagli, veri professionisti esperti del settore sono assunti per non curare il verde pubblico, far prosperare le erbacce, abbattere tutti gli alberi che nel corso dell’inverno sono inevitabilmente morti e potare selvaggiamente quelli ancora in vita così da farli ammalare e seccare nell’immediato futuro. Anche i più solerti figli di Stabia si ingegnano e collaborano all’insana opera: alcuni diligentemente si assumono l’onere di ridurre le aiuole della città a cacatoio per i cani, altri si impegnano a spaccare e devastare quante più fioriere possibile, altri ancora danno una mano a far seccare un po’ di alberi, scorticandoli e/o appiccando fuochi all’interno dei tronchi. Nessuna zona della città è trascurata, dal centro alla periferia è tutto un fremito di pazzia chi vuol morire di collera venga qui!!!

Ferdinando Fontanella
Twitter: @nandofnt

Un po’ di foto “promozionali”:

La “ditta-addetta” pota e poi butta tutto nelle aiuole pattumiera?