Tiempe belle ‘e ‘na vota
“Tiempe belle ‘e ‘na vota, tiempe belle addó’ state? Vuje nce avite lassate, ma pecché nun turnate?”, parafrasando per intero il ritornello di una vecchia canzone di Aniello Califano, rimettiamo all’attenzione degli affezionati lettori la presente rubrica in cui vengono raccolti, numerosi documenti che testimoniano in modo semplice ed affascinante un passato stabiese non molto remoto. Un passato che sembra essere distante anni luce dai giorni nostri e dal nostro moderno modo di vivere (o sopravvivere) in una società sempre più frenetica e opprimente, che impone un modus vivendi affannoso e alla continua ricerca della modernità o di una acclamata effimera moda del momento. Al fine di salvaguardare, in una vera e propria “banca del ricordo”, il passato tracciato dai nostri padri (il cui solco, purtroppo, per i motivi di cui sopra, sembra svanire e perdersi come le tracce sulla sabbia di un bagnasciuga battuto dalle onde di un incontrollabile burrascoso progresso), verranno qui raccolte e proposte delle rare immagini, locandine d’epoca e quant’altro possa testimoniare l’indiscutibile e fervente attività economica svolta a Castellammare di Stabia, nei bei tempi che furono…
Maurizio Cuomo
Ticket per Faito (collezione Domenico Cuomo)
Anche se l’emissione di questo biglietto è relativamente recente (penso possa avere circa trent’anni), mi piace l’idea di rimetterlo in pubblicazione all’attenzione dei nostri affezionati visitatori più giovani, così da testimoniare in modo semplice e diretto, che non molti anni fa, da Castellammare transitava un discreto movimento turistico per il nostro Faito, tale da giustificare, il biglietto, la biglietteria (la cosiddetta “sbarra” del Faito, situata a poche decine di metri dall’agriturismo “Quisisana”) ed i casellanti che vi operavano.