Una festa a villa Antonietta

Una festa a villa Antonietta

di Giuseppe Zingone

Era il 16 settembre del 2007, quando il professor Giuseppe D’Angelo, rispondeva ad un lettore che gli poneva domande sulla Villa Antonietta, nella rubrica di Liberoricercatore: “Lo storico risponde“.

Riporto quello che ho scritto nel mio libro: I luoghi della memoria.1: Questa villa, nel tempo, ha avuto vari nomi, legati tutti a quelli dei proprietari: villa Lieven, villa Moliterno o Antonietta, villa Pagliara, villa Petrella. Il principe don Alessandro di Lieven, ministro plenipotenziario (ambasciatore) russo nel Regno delle Due Sicilie, d’estate soleva frequentare la reggia di Quisisana, un po’ come tutti i diplomatici accreditati presso la Corte borbonica. I luoghi, con l’andar del tempo, dovettero piacergli particolarmente tanto da spingerlo ad edificarvi la propria villa.

Villa Moliterno

Villa Moliterno

Inoltre continua D’Angelo: ” Il 24 dicembre 1868, (il principe Lieven) alienò «ai coniugi Principe e Principessa di Moliterno Signori Giuseppe Gallone ed Antonietta Melodia la Villa Casino e Casamen­ti con tutti i mobili, mobilii ed effetti mobiliari […] per la somma di Lire Centomila».
Da quest’epoca la villa diviene il centro mondano ed intellettuale della città. La principessa Antonietta difatti, molto vicina alla Corte Sabauda, riceveva continuamente personaggi di alto livello. Basti pensare che il principe ereditario Umberto di Savoia, prima di ascendere al trono d’Italia col nome di Umberto I, era già stato per ben due volte, insieme alla sua promessa sposa Margherita (la futura Regina Margherita), ospite nella villa Moliterno. Memorabile, secondo le cronache coeve, fu la festa data in questa villa il 28 marzo del 1870.

Foto 1 di 1

Riportiamo per intero questo documento, già noto, ma che non volevamo fosse lasciato fuori dalle pagine di Liberoricercatore:

NOTIZIE VARIE

Leggesi nel Giornale di Napoli del 29:

La matinée, che il principe e la principessa di Moliterno dettero ieri nella loro villa Antonietta presso Castellammare in onore delle LL.. AA. RR. il Principe e la Principessa di Piemonte, riuscì splendida ed allegra, che più non si sarebbe potuto desiderare.

Aspettavano il convoglio nella stazione di Castellammare il sottoprefetto del circondario, il sindaco di Castellammare cav. De Angelis e moltissimi cittadini.
Scesi dal convoglio, S. A. R. la Principessa Margherita prendeva posto in una carrozza di gala colle sue dame di onore e la principessa di Moliterno; in un’altra stavano S. A. R. il Principe Umberto, il generale Cugia, il sottoprefetto e il sindaco. Lungo la strada da Castellammare alla villa era una folla numerosissima; si faceva a spintoni per vedere e salutare la Principessa. Per un buon tratto dalla villa in qua la strada era coperta da tappeti e fiancheggiata da servitori e guardacaccia del principe Moliterno in gran livrea.

Loggia di Villa Lieven

Giunti alla villa, fecero gli onori del ricevimento alcuni degli invitati, andativi anticipatamente, e dettero al ognuno una margherita fissata in un nastro.

Il déjeuner ebbe luogo poco dopo, squisito, allegro: in un salotto a parte per i Reali Principi, i principi di Moliterno e il prefetto; in una tenda appositamente eretta per gli altri invitati.

Quando, verso la fine del déjeuner, la Principessa Margherita comparve da un balcone della palazzina, tutti i commensali si levarono in piedi e bevettero alla salute della futura Regina d’Italia. Fu similmente salutato il Principe Umberto e fatti brindisi a’ signori Moliterno, alla città di Castellammare.

Villa Antonietta, 28 marzo 1870

Levate le mense, si ballò sull’erba, e a sera più inoltrata in un elegante salone della palazzina; Suonava la banda musicale della 1ª legione della guardia nazionale. Alla partenza, il parco della villa Antonietta era illuminato a fuochi di bengala; illuminata la strada dalla villa a Castellammare: illuminata Castellammare a spese della Società del gas; la guardia nazionale in armi, la popolazione nelle strade e nelle piazze. Giunto il corteggio vicino il palazzo municipale, il sindaco e la Giunta presentarono alle LL. AA. gli omaggi della cittadinanza e due mazzi di fiori. Il vecchio Castello a Mare s’illuminò anch’esso d’un tratto, e mandò in aria fuochi pirotecnici e di effetto maraviglioso, allorchè il convoglio vi passò vicino. Era il sindaco di Bosco Reale che salutava così i Reali Principi.

Illuminata Torre Annunziata, la popolazione in festa Il sindaco cav. Fiorenza presentava alle LL. AA. un mazzo di fiori con parole di devozione e di affetto, alle quali le LL. AA. rispondevano non meno affettuosamente.

La festa di ieri lascierà in tutti quelli che vi parteciparono una lieta ricordanza. A ridestarla, qualora in alcuno si affievolisca, varrà la medaglia, che con gentile pensiero la principessa Moliterno distribuì a tutti gl’invitati. In essa è scritto: Villa Antonietta, 28 marzo 1870.

Ed anche nella villa rimarrà testimone della visita de’ Principi di Savoia, un albero di pino che, aderendo al desiderio del principe di Moliterno, e fra gli applausi degl’invitati, S. A. R. La Principessa Margherita piantò in vicinanza di un ameno laghetto.2

Articolo terminato il 04 giugno 2024


 

  1. Giuseppe D’Angelo, I luoghi della memoria, Nicola Longobardi editore, 1990.
  2. Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia, Firenze, Giovedì 31 marzo, Anno 1870, numero 90, pag. 1-2.

Un pensiero su “Una festa a villa Antonietta

  1. Raffaele Scala

    Mi pare che oggi questa, ormai ex villa, si sia trasformata in un B&B, conservandone parzialmente il nome, in Du Park Boutique Home. L’ultima recensione però risale a due anni fa. Chiuso? Chissà! Dalle foto del B&B della vecchia, antica struttura non rimane praticamente più nulla. Gran peccato.

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